mercoledì 5 ottobre 2016

CRESIMANDI

 Tanto ormai lo sapete: quel che succede al paesello - vero ombelico del mondo - mi intriga sempre, costantemente e diventa tema di chiacchierata "virtuale", si fa per dire, perché poi ci vediamo in piazza e ne continuiamo a ragionare, in questi giorni di festa poi si incontrano tutti, meglio se davanti ad una bella polenta... Il cibo in qualche modo c'entra sempre!
 Ma torniamo alle questioni serie di questa sera teologiche, vescovili, dottrinali: il 23 ottobre in duomo si celebrerà la cresima per la classe 2004, ultima chiamata. Secondo le nuove regole diocesane infatti tutti i sacramenti sono spostati "in avanti": la prima comunione in quinta elementare e la cresima in secondo superiore, per vari motivi.
 Il nostro vescovo ha pensato di insistere sulle formazione degli educatori, che inevitabilmente si trovano a governare un gruppo sempre più difficile di giovani/adolescenti, per proporre comunque persone qualificate, pronte e motivate a evangelizzare, aggregare, coinvolgere il lato giovane delle parrocchie. Giusto.
 In più ci sono anche le rimostranze di chi afferma che la scelta di fede è una questione adulta, da non lasciare a bambini inermi e in balia delle decisioni genitoriali, qualcuno arriva a negare il battesimo ai neonati incapaci di ribellarsi: ognuno è libero di pensare e credere ciò che vuole.
 Consideravo solo che per quelli della mia generazione era praticamente impossibile "ribellarsi" ai sacramenti: c'era un percorso stabilito, chiaro e si seguiva fino al matrimonio, niente stadi intermedi, nessuna rinuncia di fede. Ora invece tutto è relativo, si lascia andare molto, molto si rimette alla scelta dei pargoli, che se non vogliono andare a sentire la catechista, che non lo facciano, meglio non perdere quell'ora preziosa per zonzolare ai giardini, fare macello o imbambolarsi davanti al computer.
 Lo ammetto sono di parte, non affermo di essere in possesso della Verità, né di aver capito come funziona il mondo, però quello può essere un buon momento di aggregazione, ascolto, condivisione e riflessione, un piccolo punto fermo esistenziale. E del sacramento, beh ho troppo rispetto.

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