sabato 15 ottobre 2016

LA MIA NUOVA AVVENTURA

 Ho la fortuna di lavorare, di insegnare in un Istituto Tecnico molto conosciuto ed apprezzato del nostro capoluogo, al serale: solo due istituti in città organizzano corsi per adulti in cerca di diploma, praticamente una sfida!
 Difficile conciliare tutto, per me poi che in fondo in fondo sono una casalinga disperata, pentita, madre rompicogl#@*$, mancata pasticcera...
 Molto interessante, senza dubbio, ma impegnativo, primo perché l'insegnamento è in verticale: il 2^, il 3^ e il 5^ da educare in storia e italiano: oggi pomeriggio ad esempio sono passata dalle figure retoriche alla globalizzazione, dalle elezioni USA al Guinizzelli passando per Giolitti e la colonizzazione italiana in Africa; ne esci intontita e un poco confusa, ma al lavoro non si comanda!
 Inoltre gli studenti, gli alunni che mi guardano, mi squadrano, mi vivisezionano sono anche persone adulte, molto adulte a cui a fatica do del tu - e guai se le chiamo signore, solo nome di battesimo! Ammetto che con una certa difficoltà le valuto, perché la loro storia, il loro vissuto e i guai familiari e personali spesso le tengono lontane dallo studio, dalla scrivania, ma anche dalla seggiola!
 Eppure dimostrano un interesse vivo, prendono appunti e chiedono spiegazioni e chiarimenti, come a scuola "normale"; certo la voglia di far bene è maggiore della capacità di saltare di palo in frasca: il ragionamento e i collegamenti vanno ripetuti e illustrati per bene, però quando a fine lezione qualcuno mi confessa di aver finalmente capito, beh, somma soddisfazione!
 In quinto la voglia di far bene è enorme, si sente proprio l'ansia da esame, la paura della prestazione, il timore della scelta degli argomenti e già qualcuno ha colto il suggerimento di iniziare a leggere qualche classico italiano, per esempio Calvino, già un grosso successo.
 Nota molto positiva, in ogni aula è attiva e vegeta la LIM, un supporto e non il male assoluto, come pensavo: ho cercato e trovato, ad esempio, in pochi secondi, un'opera del Bernini per meglio fissare il concetto di visione estatica, potenza dell'arte...

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