giovedì 16 maggio 2024

MAGARI IN TRE, MA NON POTEVAMO MANCARE

  Il 15 maggio c'è la processione, quella di Sant'Eutizio, quella che parte dalla Rocca gira per il centro e ritorna alla chiesa. È una tradizione, è devozione, è un appuntamento fisso da sempre, perché la mia famiglia comincia alla Rocca, dove è nata e cresciuta mia madre, dove si sono sposati i miei genitori. Sant'Eutizio è il co-patrono, ho partecipato con la Classe alla realizzazione dei festeggiamenti per il 2015. E da allora ci si incontra tra coetanei per far parte del corteo, dopo la Classe in atto naturalmente, in questa occasione il 1983.

 E ieri sera non poteva essere altrimenti, nonostante una settimana bella impegnativa e condizioni sanitarie non ottimali: appuntamento su 'dde la salita con Rosanna e Cinzia, felpa a piacimento. C'erano altri festaioli, altre Classi non in numero esagerato, ma l'importante è la rappresentanza. 

 Noi in tre, gomito a gomito, tutto il tragitto, dietro dietro fino alla Piazza centrale, poi abbiamo assistito da lontano alla scalata con la musica della banda, bravissimi i facchini bravissimi tutti gli strumenti. 

 Poi ci siamo concesse, come dire, qualche chiacchiera aggiornamento riepilogo spolverata di fatti nomi date, perché non sia mai che si rimanga estranei a certi intrighi del Paesello.

Quando era il momento di dividere le strade, niente abbiamo continuato il cozzetto, il capannello, sempre in quel punto ogni anno, come ci ha fatto ben notare chi ci ha salutate a tarda notte.

 Questo è l'anno dei quarantanove, a volte senza dolori altre con pensieri ansie e medicinali; siamo ben soddisfatte del nostro percorso, di quanto messo su, a cominciare dalla famiglia e dalla cura dei genitori ormai anziani. E poi c'è una cena rimpatriata del gruppo di lavoro da organizzare, a fine maggio probabilmente. Basta lanciare l'idea sul gruppo e raccogliere le adesioni. 

 Abbiamo tirato fino a tardi, il risveglio non è stato dei migliori, ma chissenefrega❗️









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