domenica 27 aprile 2025

TORINO DI PONTE

  Scrivo questo articolo mentre percorriamo la strada del ritorno, siamo in treno, Frecciarossa destinazione Roma Tiburtina. Siamo partiti da Torino Porta Nuova alle 7:40, abbiamo trascorso il ponte nel capoluogo piemontese, arrivati giovedì all'ora di pranzo sempre in treno. È il nostro primo viaggio familiare su rotaia; mi hanno causato qualche piccola ansia il laccio dell'orario, il costo non proprio economico, l'incastro dei vari spostamenti, ma i punti a favore sono veramente tanti non ultimi la velocità e la comodità di guardare dal finestrino intorno ad un tavolino tutti insieme.

 Torino è una città signorile, nobile, reale: strade dritte e parallele, piane e pulite, palazzoni a destra e a sinistra che si aprono in enormi spazi aperti e geometrici. Abbiamo imbeccato un tempo meraviglioso, assolato, primaverile, solo questa mattina il cielo piange per la nostra partenza mentre attraversiamo una città grigia deserta addormentata.

 Abbiamo soggiornato in un piccolo appartamento, attrezzato, centrale, affacciato su una corta interna, da cui muoverci per ogni escursione giornaliera: a piedi, zainetto, felpa giovanile. Certo una permanenza turistica non ti offre il polso della situazione, ma la sensazione è positiva per il flusso consistente ma ordinato delle persone, per i servizi, i locali aperti, le luci notturne sulle facciate storiche, il parlare educato e mai volgare.

 Cosa ci ha colpito: la pulizia, gli spazi, la varietà internazionale dell'offerta del cibo, le biciclette utilizzate da tutti, l'assenza di salite e gli scoiattoli "addomesticati". Per cause di forza maggiore abbiamo operato una scelta dei monumenti e dei siti da visitare, ma il Museo Egizio è imperdibile.

 Una volta a casa cominceremo a programmare il prossimo viaggio, ci aspetta di nuovo il cipignolo dei risparmi da rimpinzare. Idee: Matera, Ferrara o Mantova.







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