sabato 23 dicembre 2017

COSA MANCA DA COMPRARE

 Ultime ore pre-natalizie, regali pianificati da tempo, a me piace studiare un po' la situazione per donare un oggetto ricercato, utile o desiderato, non a caso, altrimenti sarebbe uno dei tanti per uno dei tanti.
 Comunque è quasi andata, siamo agli sgoccioli, anche perché le donne tutto domani staranno ai fornelli a preparare ogni minimo dettaglio per accontentare ogni commensale, che poi è un caro e quindi di casa, familiare, che conosce bene, che gusta e apprezza fin all'ultima scarpetta ogni piatto.
 I regali, dicevo, quest'anno sono quasi completati, tutti acquistati a chilometro zero, per aiutare un poco, nel mio piccolo l'economia del paesello mio, che sa offrire tanto, di tutto, dal biologico al tradizionale, dall'enogastronomico all'artigianale, dal dolce al salato, dal piccolo oggetto al grande piumone, ma...
 Per quest'anno non ho acquistato libri da mettere sotto l'albero per il 25, almeno, perché al paesello mio appunto non esiste, non c'è, non vive nessuna libreria propriamente detta: di solito, lo confesso, prenotiamo via internet, in quell'enorme negozio virtuale che da qualche tempo sta subendo tanti attacchi per varie questioni. Non sono andata neanche a spulciare le offerte del centro commerciale, un po' per mancanza di tempo un po' per mancanza di voglia di essere inghiottita dalla folla, situazione che proprio non mi allettava.
 Ecco, non ci saranno libri, un po' colpa mia un po' colpa delle stelle.
 E se manifesto ai miei cari il desiderio di impegnarmi nell'organizzazione di una caffetteria/libreria, mi guadano schifati e scuotono la testa, mi tarpano le ali, bloccano i miei sogni d'autore da intervistare. La cultura sembra che non paghi, dalle nostre parti, peccato.

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