lunedì 25 dicembre 2017

NATALE 2017, PRIMO ATTO

 Vigilia, che lentamente scorre via: cenone casalingo ottimo, in ottima compagnia e poi la messa di mezzanotte. In poche mosse ho riassunto il primo atto del Natale, il 24, che a mio modesto parere è gran parte della festa, l'attesa, i preparativi, gli ultimi regali, il ritrovarsi tutti insieme a tavola.
 Abbiamo partecipato alla messa in duomo, animata dal Coro Polifonico, emozionante, anch'esso una delle nostre chicche, un fiore all'occhiello da più di venticinque anni.
 Che abbia ancora un senso il Natale? Ce lo chiediamo, perché qualcuno teorizza un rilassarsi, un frantumarsi della tradizione, come ad esempio l'interruzione della messa in opera del presepe vivente, come se iniziasse a scricchiolare l'istituzione "vecchia" di duemila anni. Rimango dell'idea che tutto dipenda da noi, dalle nostre idee, dal nostro modo di affrontare tale festività, se solo dal punto di vista del rinnovo del guardaroba, delle richieste tecnologiche, oppure se c'è qualcos'altro, qualcosa di buono, di indispensabile.
 All'uscita, in piazza, c'erano anche i ragazzi della Squadra Ecologica che hanno animato per tutto il pomeriggio la vigilia, con Babbo Natale a cui affidare le letterine e poi la consegna dei regali; offrivano anche qualcosa di caldo da bere e qualche dolce da gustare, sempre bravi loro e uniti, altro ottimo esempio da seguire.
 Natale, un rito, un appuntamento imperdibile, un'occasione di scambi di opinioni, il solito momento in famiglia di cui si farebbe volentieri a meno... Chissà, ognuno di noi, quanto potrebbe confessare in proposito, per i bambini l'attesa dei regali, per i grandi magari la pesantezza, non solo fisica e digestiva.
 Che si proceda, con calma e regolarità e che il Cielo ci aiuti.
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