sabato 2 dicembre 2017

FACCIAMO A CAPIRCI

 Stavo riflettendo sulle difficoltà che incontriamo ogni giorno nel farci capire ma anche nel capire gli altri: quanto poi ci brucia essere fraintesi, dimenticati, emarginati o peggio esclusi dalle persone che non hanno compreso, afferrato, captato.
 In famiglia, inevitabile, i pargoli dovrebbero capirmi al volo, basta un'occhiata, se poi lancio un'occhiataccia è la fine, prima però per arrivare alla loro attenzione mi esaspero, perché tergiversano, si scherniscono, lasciano cadere nel vuoto parole e avvertimenti... Ma quello allora è non voler capire, preferire il malefico gioco elettronico.
 Tra moglie e marito cosa capita? Fortunate quelle che hanno presa diretta col compagno di vita, spesso l'uomo armato di telecomando vive in un'altra dimensione spazio-temporale, che prevede un muro di suono se in tv viene trasmessa una partita di calcio. Poi però ci si intende, per carità, peccato che spesso esageri, lui, eccesso di zelo, se per caso regna il generale disinteresse e vuole invece l'attenzione della prole.
 C'è poi chi ha sempre ragione, chi non ascolta chi gli sta davanti, perché troppo preso a raccontare di sé e delle propria vita, anche se miserrima e grigia; ci sono quelli che qualsiasi cosa venga loro raccontata, hanno già sofferto e passato disgrazie peggiori; ci sono quelli che mentre parli ti guardano ed affiora sulla loro faccia l'espressione di noia e disinteresse totale per il mare di cazzat%$ che stai secondo loro raccontando...
 Ci sono i maghi della comunicazione, ti rimbambiscono di chiacchiere, ti raggirano di complimenti e ti offuscano il giudizio; ci sono le comari, artiste della chiacchiera: ore ed ore di informazioni, particolari, novità e notizie sensazionali; ci sono i silenziosi che parlano con lo sguardo sincero, indagatore, giudice o ingenuo.
 E poi ci sono quelle che si sentono gajarde e pensano di salvare il mondo, far riflettere gli altri, quelle che hanno ogni sera qualcosa da raccontare, presuntuose e saccenti che scrivono sul blog un articolo anche due sui costumi, gli usi e i sollazzi di questo nostro mondo troppo veloce per fermarsi a comunicare, troppo preso dalle immagini per passare ai contenuti e troppo impegnato a giudicare invece di capire...

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