martedì 20 marzo 2018

LA VITA, ADESSO

 Sapete cosa sto facendo, in questo momento a tarda notte, invece di correre sotto il caldo piumone e riposare gli stanchi occhi cerchiati e segnati da due nuove rughe? Sto mangiando una pera, a pezzi, senza sbucciarla e intanto digito, scrivo sul mio portatile seduta in sala. Tutti dormono, da un bel pezzo, stanchi loro; ho finito da poco di ordinare la cucina, perché prima ho provveduto alle incombenze burocratiche. Sono tornata a casa tardi e bastonata: vi capita mai di pensare di aver svolto ogni compito nel modo giusto, appropriato e poi invece vi rivelano, vi fanno notare, vi sottolineano che anche no, non va bene, si poteva lavorare meglio...
 Ecco, la palpebra sinistra sta cedendo, per fortuna la pera è grande, mi accompagnerà per tutto il pezzo; qualche volta vorrei sparire, riposare, chiudere gli occhi e riaprirli quando tutto è finito, magari dopo la comunione, dopo gli esami, a giugno. Forse è colpa della mia ansia, del finto perfezionismo - ho uno strato di polvere che non attende altro se non di essere rimosso dallo scaffale della cucina ed io sto qui a lamentarmi via telematica con voi, poveri diavoli, che leggete...
 Dovrei anche studiare un poco, sai quando vorresti insegnare ti sobbarchi anche di un continuo perfezionamento, aggiornamento, crediti e formazione mai appagati.
 Ho le paturnie - meraviglioso questo termine non credete? - da quando mi sveglio, poi passa, però l'ansia da prestazione ti massacra, inutile negarlo e se poi mi imbatto in cuochi alla masterchef, in mogli di mastrolindo, in casalinghe stiraeammira allora a salire è l'angoscia...
 E poi mi ritrovo ogni tanto, così di rado, a pensare a ciò che è stato e non sarà più, a ciò che dovrebbe o potrebbe essere, sì insomma quei se e ma che rovinano la vita; amici andati, testimoni passati, compari da rispolverare, rapporti da ricucire, vacanze sospirate e mai organizzate...
 Tutto in così poco tempo? Devo proprio volermi male se invece di pensare positivo, mi ritrovo a filosofare dell'improbabile, del difficile e dell'inaspettato... Forse ha ragione mio marito - una volta tanto - sarà arrivato il momento di smetter di scrivere fregnacc€£!
 NO!

Nessun commento:

Posta un commento