martedì 14 gennaio 2014

Bomarzo - L'eresia della pittura


"Ascesa agli dei dell'Olimpo"

 L'ultima domenica di ottobre mi sono recata, famiglia al seguito, a gustare una piccola ma ben assortita mostra di arti figurative L'eresia della pittura, presso il palazzo Orsini di Bomarzo, arroccato gioiellino dell'architettura manierista laziale, viterbese in particolare.
L'esposizione portava la firma del direttore artistico Paolo Berti, grande intenditore di arte, artista e collezionista esso stesso, che aveva qui la parte del sapiente direttore d'orchestra che raccorda splendidi e raffinati artisti del panorama italiano.

Si trattava di un percorso agile, per miente pesante o noioso, adatto ai palati fini degli intenditori, ma anche per profani in cerca di nuove emozioni. Con molto piacere ho incontrato il fotografo esperto che mi ha descritto prima le forti sensazioni suscitate da  Roberto Ferri con Nella morte avvinti, per poi illustrarmi la regola fotografica dei terzi mentre ammiravo un olio su tela dal titolo Radicchio.

Paolo Berti ha avuto la notevole capacità di radunare, mi si passi questo termine bucolico, tanti nomi interessanti, che a mio avviso sono accomunati qui, in questa occasione, da una visione divinizzante, mitologica, dell'uomo che si fa dio, ma che poi miseramente cade e soccombe sotto le potenti forze celesti.

Sono rimasta piacevolmente colpita dall'afflusso di pubblico, richiamato dalla manifestazione, perchè non è facile scuotere la nostra sonnolenta provincia, che ben poco offre ai buongustai dell'arte.
Affermo questo con grande rammarico, naturalmente, dal momento che sempre più di rado mi capita di visitare mostre di ottimo calibro, quali trampolino di lancio per artisti più o meno giovani che desiderano farsi conoscere ed apprezzare dal grande pubblico.
Un plauso particolare va al direttore artistico, che infaticabile ha ottimamente selezionato per deliziarci con soggetti mitologici di sapore quattrocentesco, nature morte, grafica di alto livello, lamiere in ferro corrose e tanto altro, frutto delle capacità artistiche italiche contemporanee.

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