lunedì 2 gennaio 2017

CHIA, IL PRESEPE VIVENTE

 Prima occasione di visita ad un presepe per queste festività, il fatto che si incontrino nei fine settimana non facilita le uscite: la scelta non poteva cadere che su quello di casa nostra, aiutiamo i compaesani. Ma, non posso non dirlo, sono rimasta un poco delusa.
 Costo del biglietto invariato, l'unico che non paga è il piccoletto, bene; non troviamo fila né per parcheggiare né alla cassa, strano, sarà il freddo o la domenica pomeriggio? Solite musiche moderne da colonna sonora, che stonano con l'ambientazione storica, così come certi accessori e aggeggi tecnologici in mano ai figuranti; tralascio oggetti di scena in plastica e le offerte per gli assaggi che invece hanno una quotazione minima.
 Tanti gli animali lungo il percorso docili e facilmente avvicinabili per la gioia dei bimbi; grande sforzo per la ricostruzione storica di botteghe e mestieri, una varietà impressionante di artigiani e lavoranti, anche se non tutti dell'epoca di Gesù, un corredo femminile da far invidia ai musei di mezzo mondo, tanti giovani impegnati e indaffarati avanti e indietro, su e giù per le impervie scalette, da leccarsi i baffi con biscotto, bruschetta, formaggi e sutrina, per non parlare di quello che c'era da bere. Comunque spettacolo da non perdere per grandi e per piccini
 Una menzione particolare per il carbonaio, azzeccato e per Giuseppe.
 Allego le foto scattate con il cellulare, mi scuso per la pessima qualità ma di questo dispongo.





















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