domenica 13 marzo 2016

L'ARTISTA, L'ARCHITETTO E LA CRITICA

 Due lavorano, producono, restaurano, realizzano e mostrano, l'altra chiacchiera e scrive, scrive e chiacchiera, ognuno le sue doti.

 Importante incontro oggi pomeriggio da me richiesto, e di buon cuore accontentata, con l'architetto Pietro Lateano, artefice del recupero e della riqualificazione di un ambiente da archeologia industriale di tutto rispetto, e con l'artista Rinaldi che ha chiesto e ottenuto di riempire della sua arte questo ambiente restituito alla popolazione ronciglionese da pochi mesi.

 Che dire se non entusiasmante, fruttuoso e foriero di mille idee, spunti e riflessioni?
 Eccomi allora a raccontarvi in parole povere e ferrose di un museo che accoglierà le opere di ogni dimensione e forma del Maestro, museo ricavato da fucine, carbonaia e officine delle antiche ferriere di Ronciglione in un compenetrarsi di antico e moderno, lavoro manuale artigianale e lavoro manuale artistico, là dove il ferro era materiale di lavoro agricolo e oggi Materia che solidifica l'Idea.

 Pietro Lateano ci ha illustrato con grande passione il suo lavoro, ci ha chiarito la scelta di finito-non finito del percorso museale: che sia da monito tra il passato - in che condizioni e ambiente si lavorava fino agli anni '70 - e il presente, quanto abbiamo ancora di buono da mantenere e conservare.

 L'architetto sarà uno degli ospiti dell'inaugurazione del 2 aprile: spiegherà, a chi avrà il piacere di partecipare, come funzionava la ferriera, la scelta di lasciare certe strutture intaccate dal tempo e dal lavoro umano e l'idea della "casetta dell'accoglienza" al centro della sala d'entrata.

 Semplicemente suggestivi: ambiente-passione-lavoro.

 Per il servizio fotografico - troppo bello - devo ringraziare Giovanni Galotta dell'Agenzia Iterland di Ronciglione.


























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