martedì 15 marzo 2016

TANTI AUGURI A TE...

 ...Che ci guardi di lassù e vegli su di noi, la tua famiglia.
 Oggi avresti compiuto sessantasette anni, solo sessantasette, invece te ne sei andato già da diciotto e sei mesi. Passano in fretta i giorni, i mesi e gli anni, eppure parliamo di te e ancora mi salgono le lacrime agli occhi, proprio non mi arrendo all'idea, no, di averti perso per sempre.
 Quando sento un padre e una figlia discutere, quando la figlia porta poco rispetto, mi viene una rabbia che non so spiegarti e penso a noi due che non godiamo più del privilegio di litigare e riappacificarci.
 Sai che spesso ti immagino seduto ad un tavolo con le carte in mano o libero in campagna come piaceva tanto a te, tra i castagni, nell'orto, con i cani del nonno.
 Ingiusta la vita. Poi sento le esperienze degli altri, tanti che soffrono il loro lutto, le pene e le preoccupazioni dell'esistenza, ingiusto il mondo.
 Sembra, così almeno mi dicono, che il Buon Dio mandi ad ognuno la croce che può sopportare, devo approfondire questo discorso che non mi convince più di tanto.
 Ho poche foto di noi insieme, ma la mia preferita è quella in cui mi tieni in braccio, piccola io ricciola e castana, crudele la vita, di più non riesco a dire.



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