giovedì 17 marzo 2016

PUNTO PRIMO: VOLER BENE A SE' STESSI

 L'altro pomeriggio ho incontrato la mia  amica poetessa, per preparare l'incontro di Montefiascone e per discutere di arte letteraria: ci siamo poi ritrovate a parlare della vita, delle fregature e del futuro.  Capita così alle donne, sedute davanti ad un cappuccino: si parte da un'analisi cosmica e ci si ritrova a confessarsi di sogni, delusioni e paure. Bello il confronto, intanto perché non ti senti poi tanto sola o diversa dalle altre, ti si apre un mondo di considerazioni, sentimenti comuni, timori femminili sopiti dalla vita familiare, in cui devi sempre dimostrare forza e decisione estrema.
 Insomma, ho capito che è già difficile coltivare un sogno, figuriamoci realizzarlo o peggio concretizzarlo, eppure ci si può riuscire credendo prima di tutto in sé stessi, nelle proprie capacità e nella propria forza. Questo ha affermato con grinta la poetessa: bisogna volersi prima di tutto bene, essere i primi a non maltrattarsi, perché nessuno più di noi stessi può desiderare il nostro bene, la nostra serenità; la nostra tranquillità e il saper controllare la rabbia migliora notevolmente il nostro stato, la sicurezza e la determinazione.
 Punto primo di questo nuovo percorso è dedicarsi tempo e forza, lasciare alle spalle il male, i dispetti, la rabbia e cercare di circondarsi di persone positive e buone, tralasciando o meglio snobbando i litigiosi, gli eterni scontenti e chi non desidera il nostro miglioramento.
 Non male come programma, mi piace soprattutto il punto di lasciarsi scivolare di dosso le cattiverie altrui, la negatività per sentirsi almeno alla pari con gli altri e mai al di sotto, mai inferiori.
 Ci siamo lasciate con l'accordo che leggerò in anteprima alcuni versi.
 Una promessa ti chiedo, Paola, che sia io a scrivere la prefazione della prossima raccolta di poesie!



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