domenica 4 febbraio 2018

L'ALLENATORE

 Come ben sapete, ci cimentiamo ogni settimana con uno sport, una disciplina, una gara diversi: nonostante abitiamo in un paesello di provincia dimenticata da Dio e dagli investimenti amministrativi, i miei pargoli seguono sport differenti, evviva!
 Ieri pomeriggio, ad esempio, mio marito era al caldo in palestra comunale a fotografare le imprese del piccolo cestista di casa, mentre io ho ottenuto la possibilità di seguire le gesta calcistiche del grande, sotto la grandine, evviva!
 Comunque, a fatica, ma ci si riesce...
 Stavo rimuginando, allora, quanto sia importante per i bambini, i ragazzi, i piccoli atleti di ogni tipo, l'allenatore, il capo gruppo insomma: mia figlia adora la maestra di danza per tanti motivi, non ultimo i colori e la gioia che mette nella nostra vita e la carica infusa in ogni gara; il principino venera l'allenatore alto, agile, dal vocione inconfondibile, che fa seguire le regole della squadra di nanerottoli - che vorrebbero schizzare ognuno da una parte con il proprio pallone arancione, su e giù per il campo - in modo integerrimo.
 E il grande? Beh, ha il mister, lui! Quello che decide il mister è parola sacra: qualsiasi appuntamento, qualsiasi proposta, qualsiasi ruolo... Nessuna obiezione, si accetta e si lavora, di conseguenza. Importante allora l'allenatore, una guida, un esempio di integrità, rispetto delle direttive, onore degli impegni presi e spirito di sacrificio per gli altri, accettazione del risultato finale con autocritica e studio degli errori commessi, da riparare.
 Non solo i genitori e la famiglia dunque, oltre alla scuola e alla parrocchia, massima importanza anche all'allenatore allora.
 Ah, dimenticavo, oggi è il compleanno del mister... Auguri Roberto!

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