domenica 28 ottobre 2018

CHE NEANCHE LA PIOGGIA

 Domenica mattina del cambio ora, i giocatori convocati si devono presentare al campo del paesello alle 9:30 per espletare tutte le procedure di riconoscimento, gli accompagnatori accompagnano e se ne vanno, per ritornare un'ora dopo, al fischio d'inizio.
 Non che il meteo sia dei migliori, anzi tutti scoraggiano ad uscire da casa c'è allerta anche della Protezione Civile, ma incuranti della pioggia e dell'umidità i tifosi - parenti di ogni ordine e grado - dei Giovanissimi 2004, oggi in completo verde fosforescente, si ritrovano sotto alla tettoia, tra il bar e la sala accoglienza, sia quelli di casa e che quelli esterni.
 Giubbotti, impermeabili, ombrelli, sigarette, un caffè caldo: tutto serve nell'attesa, ma quando i ragazzi scendono in campo piove addirittura a vento, da ogni parte senza possibilità di riparo, ci teniamo vicini vicini.
 I tifosi simpatizzano, così stretti non si può urlare più di tanto, esultare o imprecare, non come sulle tribune dove ci si divide: stiamo gomito a gomito ci azzardiamo addirittura a sollevare complimenti per gli avversari, il gioco veloce, i passaggi.
 Due tempi da trentacinque minuti; il primo finisce tra le lacrime, perché i nostri ragazzi rientrano negli spogliatoi sotto di una rete e il portiere lamenta un dolore. Invece nel secondo tempo tutto migliora e, non solo recuperano, ma riescono a vincere sei a tre, incredibile: credo di non aver mai assistito ad una partita così ben giocata, da quando seguo il gruppo.
 Non è successo come in altre occasioni che il primo tempo veloce e ben corso ha poi lasciato un secondo lento e sofferto: hanno continuato ad attaccare, correvano da una parte all'altra del campo, probabilmente facilitati dalla conoscenza del terreno di casa, il manto erboso sintetico difficile sì, ma mai come quello sterrato, fangoso e pesante di altre occasioni umide.
 Segnano cinque giocatori, a cui vanno i complimenti per un'ottima prestazione sempre più maturi e sicuri, ma il migliore a mio modesto parere si conferma ancora Samuele A. instancabile, centrale o esterno, un baluardo che ha trovato anche il guizzo per trafiggere la rete avversaria.
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