giovedì 6 dicembre 2018

CHE SAN NICOLA CI GUARDA

 Bene, andato il giorno festivo del Santo Patrono cominciato sotto nuvoloni minacciosi alternati a gocce di pioggia fastidiosa; per il 6 dicembre paese quasi fermo, ma pronto alla festa, ridotta nella fastosità, ma comunque lodevole.
 L'appuntamento è per il pomeriggio in duomo: messa - esibizione coro dei piccoli - processione, viene rispettato l'orario dato, il coro polifonico F. Suriano anima la celebrazione e la popolazione riempie la chiesa, anzi siamo così tanti che parecchi rimangono in piedi, gioia grande per la partecipazione forte dei ragazzini, c'è da andarne fieri e da lodarli uno per uno.
 L'esibizione del coro dell'Istituto Comprensivo, guidato dalla professoressa Barbierato e dal professor Achilli, è magnifica, se teniamo conto dell'età dei coristi, del tempo di prove e lavorazione e dell'emozione di trovarsi tutti, parenti e amici, davanti schierati cellulare-muniti.
 Bravissimi, per quattro pezzi internazionali e conosciuti.
 Poi la processione ridotta, quella del percorso breve, causa manto stradale scivoloso e accensione delle luminarie dell'ingresso alla Rocca, la parte storica del borgo, organizzata dai commercianti; festa nella festa a base di cioccolata calda e sutrine.
 Qualcosa però stuzzica la mia gioia completa, qualcosa mi ha impedito di godere a pieno delle vocine dei bambini: alcuni adulti non si sono mostrati proprio rispettosi del canto in corso, non hanno proprio ascoltato con interesse lo sforzo dei piccoli, anzi si sono messi a manovrare a lato, come se i coristi non ci fossero, grande dispiacere, sia perché la passione canora merita rispetto sia perché i bambini si distraggono con un nonnulla e armeggiare lì vicino a loro per quei quindici minuti di spettacolo proprio non era il caso. I ragazzi si educano alla stima e alla considerazione se percepiscono stima e considerazione, se invece sono i grandi i primi a girare loro le spalle, cosa avremo in cambio?
 Da ricordare per il prossimo anno: San Nicola protettore dei bambini, anche dei nostri scolari cantori, una volta invitati siano concessi loro il giusto spazio e il giusto omaggio.











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