Ho ricevuto diversi inviti per questo appuntamento, potenza di Facebook. Decido di partecipare soprattutto perché tra i relatori è annoverato il mio ex compagno di liceo Daniele Camilli, è sempre un'ottima occasione ascoltarlo.
Arrivo all'ex Mattatoio di Valle Faul con un certo anticipo, sulla locandina è indicato un orario di inizio e di fine 9:30-13:30, non mi piace arrivare quando tutti i posti sono già occupati, preferisco scegliermi una postazione dalla visuale comoda ma secondaria.
Sulla porta trovo proprio Daniele affiancato da una bella signora, che mi viene presentata come ex studentessa del Buratti, subito qualche battuta acida sulla sorte di poveri studenti classici, si tratta del sindaco di Marta.
Entro nella grande sala dal pavimento rivestito di linoleum arancione, sei file di nove seggiole di plastica trasparente con sopra appoggiate cartelline arancioni, le prime due file sono riservate ed hanno cartelline bianche. Lentamente lo spazio moderno, bullonato, dal tetto a cassettoni trasparente si riempe, chi arriva rimane in piedi ai lati, in fondo sulla pedana leggermente rialzata sono disposte cinque morbide poltroncine di pelle colorata simmetriche. Si sono fatte le 10:00 quando finalmente qualcuno impugna il microfono e richiama l'attenzione degli astanti: è Riccardo Valentini, che attacca con saluti, ringraziamenti e giustificazione di assenti. Poi è la volta del Sindaco, che si auspica un miglioramento della situazione e un incentivo al credito cooperativo territoriale per scongiurare la partenza dall'Italia dei nostri giovani. Ancora altri preliminari della moderatrice, che con la citazione di una frase di papa Francesco apre il convegno vero e proprio, con appena un'ora di ritardo.
Enrico Panunzi in perfetto politichese ci illustra un po' la storia del credito delle banche e i vari modelli storici europei di credito. Si passa al padrone di casa, una profusione di aggettivi per le iniziative del Bic Lazio e per le imprese della nostra provincia, pronuncia più volte la parola eccellenza.
Fatico a seguirli, percorrendo la Cimina ho ammirato in ordine sparso mucchi di immondizia abbandonata sui due lati della strada, sono alle ricerca di parole di incoraggiamento per la triste situazione economica viterbese, la mia famiglia è appesa ad acconti centellinati della ditta dove lavora mio marito, non vedo la luce.
Prende la parola il Presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione, finalmente qualche dato concreto su sviluppo e illegalità, criminalità autoctona e intermediari, tassi di interesse delle banche.
E' quindi il turno di Camilli, che parla a braccio, spigliato, una mano in tasca: sviluppo urbanistico, trasversale Terni-Civitavecchia...Interessante, non mi delude.
Intanto però le sedie si svuotano, molti si defilano, inizia l'intervento del Generale che con voce forte e squillante parte dalla Bibbia e dai Romani, poi tutta una serie di normative e leggi del Codice Penale.
Tocca quindi all'ex Presidente di SOS Impresa, molto informale, dai modi simpatici, che spiega il ruolo di questa associazione no profit, ricordando alcuni dati su processi e condanne su cui riflettere. Chiude la serie di interventi Serenella Papalini, che focalizza un po' la strategia della Camera di Commercio per l'imprenditoria femminile. Valentini riprende la parola per le conclusioni, chiede l'intervento del pubblico e si alza solo una persona.
Ho sentito tante parole, qualche promessa sul lavoro delle commissioni in regione, interrogazioni del Consiglio, il tutto in poco più di due ore. E' tempo di andare, una boccata d'aria fresca sotto il sole caldo di marzo, non chiedo di meglio.
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