Mi accorgo solo a tarda notte, quando ahimè riesco a sbirciare FB, che si fa man bassa dei miei articoli e delle foto dal mio blog senza la mia autorizzazione, senza che nessuno me ne chieda il permesso, senza che qualcuno si prenda la briga di citare, annotare, scrivere il sito da cui si è attinto appunto tale materiale. Materiale che, in quanto frutto della mia poco geniale ma ben funzionante mente, è comunque sottoposto a vincolo, restringimento, leggi della Repubblica, che ancora difende spero quanto si produce in fatto di cultura: si chiama udite udite diritto d'autore.
Dunque passi che si prendano parti dei miei articoli e si utilizzino come voce del comitato (senza ricordare almeno una volta l'origine anagrafica), passi pure che i miei amici mi facciano notare le mie parole testuali riportate sui quotidiani sempre anonime, ma questa volta scoprire articolo e foto su un profilo FB di cui non conosco la paternità, se non lo schieramento politico, sempre per sentito dire dai miei amici più informati, mi fa indignare.
Lungi da me qualsiasi impegno politico pubblico, almeno per il momento, scrivo ciò che voglio, quando voglio e soprattutto su chi e cosa voglio, senza ricevere ricompensa o retribuzione alcuna; quindi diffido chiunque, di qualsiasi idea politica, credo religioso, sesso e quant'altro di utilizzare la mia opera intellettuale senza il mio permesso costante e continuo, per non avere grane io e a maggior ragione chi se ne appropria.
In caso contrario potrei scegliere:
-il silenzio, difficile per me,
-lo sberleffo, modestamente penso mi potrebbe anche riuscire bene,
-un'azione legale, eventualità cattiva ma da non sottovalutare.
Grazie dell'attenzione. AD MAIORA
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