Quando una famiglia è molto grande, numerosa e rumorosa si fa fatica a riunirla in uno stesso ambiente, cercando di trovare un posto e una data che mettano tutti d'accordo, ma a volte capita. Oggi pomeriggio, ad esempio, quasi tutta la mia famiglia paterna si è incontrata, baciata, coccolata, fotografata, abbuffata in onore del più piccolo, ultimo arrivato, e del suo battesimo.
Quest'anno non è in iniziato sotto un buon auspicio, anzi sono capitate tante di quelle, chiamiamole, avversità, che le occasioni d'incontro sono state sempre dolorose; quando invece ci si riunisce per una gioia è giusto sottolinearlo, partecipare e viverla fino in fondo.
Sarà che mio padre, particolarmente affezionato ai fratelli, se ne è andato da tanti anni, sarà che mia sorella vive lontano, sarà che i miei figli non hanno ancora cugini diretti, ma quando mi invitano i miei parenti non rinuncio mai, mi piace stare con loro, per aggiornarci sulle ultime novità, confrontarci su problemi e rimedi quotidiani di genitori-figli, rivedere anche se per poche ore chi vive e lavora lontano, per non perdersi di vista, per inculcare ai miei pargoli i valori dell'unione e dell'affetto familiare.
Perché, come dice sempre mia zia, l'acqua scorre e il sangue stringe.
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