Finalmente dormono: c'è quel meraviglioso silenzio irreale che regna sovrano, che ti lascia ragionare, pensare e che ti fa quasi rimpiangere di dovere andare a letto, sotto le calde coperte e perdere i sensi, fino a quando qualcuno bello pimpante non salterà sulle tue ginocchia al canto del gallo domenicale, mentre il condominio tutto ancora è in trance.
E non ditemi che almeno una volta nella vita non avete pensato di aver sbagliato qualcosa, quando il sabato sera vi siete ritrovati in pigiama, con la faccia sfatta, nella mano sinistra un calzino bucato e nella destra ago e filo pronti per il rammendo, magari con uno dei tanti film interminabili di Harry Potter come accompagnamento in televisione, e guai a non vederlo tutto fino ai titoli di coda.
Non che che nella mia vita precedente - da signorina magra e carina, giovane studentessa universitaria rampante, intendo - abbia realizzato chissà quali serate, ma la cena in pizzeria e un bel film al cinema per me era il massimo, con la persona giusta certo.
Comunque non ci sono più quelle belle serate del sabato di una volta, mi ritrovo a voler andare a letto presto, abbattuta dalla stanchezza accumulata, quando la tensione nervosa si rilassa, quando il cervello stacca la spina e il corpo non ne vuole sapere di rimanere in piedi dietro ad una tavola da stiro a domare chili e chili di indumenti profumati e piegati, no.
La febbre del sabato sera non mi prende più, va più che bene una serata tra amici, casalinga, in pantofole o in qualche locale a misura di diavoletto, così se stanno bene loro stiamo tranquilli anche noi... E anche se non ho mai brillato quanto a conoscenza di birra, ora trovo nel frigo tutto quel che mi serve, latte parzialmente scremato e nella dispensa a sinistra la confezione di cacao: buona la cioccolata calda, quando vuoi scrivere qualche cazz@%@ delle tue e hai bisogno di una bevanda energetica alla tua destra...
Perdonatemi se potete, ma mi scappava di scrivere!
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