Ed oggi abbiamo ascoltato due genitori, due padri con diverse esperienze di vita e di lavoro, di scelte e di responsabilità, due punti di vista che oltrepassano i confini nazionali e continentali, oltre le Alpi e oltre il Mediterraneo.
Con i ragazzi di seconda media si studia l'Europa - fisica, politica, economica e dei rapporti internazionali, delle forze e delle mancanze, dei divieti e delle rinunce, dell'unione e della divisone, delle diversità delle somiglianze.
La didattica continua in modalità remota, a distanza, da lontano ma, paradossalmente, stiamo anche molto vicini e presenti grazie alla video lezioni, possiamo tranquillamente affermare che la scuola, con i docenti, è proprio entrata all'interno delle case, nel cuore della famiglia.
Giuseppe, ingegnere informatico, ha lavorato per una grossa azienda multinazionale a Monaco di Baviera per circa otto anni come pendolare settimanale, mentre Sadik a ventuno anni ha lasciato il Marocco ed è arrivato nel Lazio nel lontano 1991, aiutato e supportato dai fratelli già presenti nel nostro Paese; oggi sono genitori di Matteo e Rania.
Scelte di vita e di lavoro ponderate e sofferte, la costruzione di una famiglia e i figli da crescere; due situazioni certamente molto diverse di partenza e di impiego, ma saldi e sicuri delle radici e delle proprie tradizioni.
Sadik e Giuseppe hanno raccontato ai ragazzi del loro inizio, degli usi e costumi che hanno trovato e a cui si sono dovuti abituare, del clima, dei sapori e dei divertimenti, delle spese e della quotidianità: il popolo tedesco ligio alle regole e ferreo anche nel rispetto della fila e la perfetta sanità in ogni suo passaggio di servizi, ad esempio; gli Italiani generosi anche in occasioni di feste cattoliche e nell'offrire sempre un aiuto, ma anche la semplicità della vita in Marocco e le regole musulmane.
Un grande arricchimento per i ragazzi, interessati e tanto presi dalle esperienze dei grandi, in un clima sereno e molto familiare, colloquiale direi, ma non meno importante. E poi ascoltare un genitore che spiega le motivazioni che lo hanno portato a determinate decisioni, sofferte ma dovute, in campo lavorativo per il futuro dei propri figli con tante aspettative per un futuro migliore, ha creato un vero momento di commozione.
Generazioni a confronto, Paesi che si analizzano da diverse angolazioni, semplici cittadini che narrano fatti quotidiani, difficoltà e soluzioni trovate, a portata di mano, anzi di videocamera in un giorno qualsiasi di ordinaria DaD- didattica a distanza.
Grazie mille professoressa. È stata un'esperienza costruttiva anche per noi "grandi". A mio parere è un'ottima iniziativa che spero possiate ripetere in futuro!!
RispondiEliminaGiuseppe
Grazie Giuseppe, per la testimonianza viva e vera. Spero anch'io di poter riproporre questo tipo di attività, che coinvolge tanto i ragazzi!
EliminaAlessandra