Corso con la psicologa, la dottoressa Rossetti, terzo incontro finalmente in presenza.
Sede centrale, Sala Cicuti: siamo a semicerchio intorno al maxi-schermo su cui leggere il materiale di supporto, le strategie di linguaggio, i passaggi di approccio al discente, la presa di consapevolezza che nessuno è perfetto.
Già perché di questo ci dobbiamo rendere conto: per quanto si voglia, per quanto ci si adoperi, in fin dei conti non possediamo tutte le risposte né disponiamo di tutti i rimedi. Però cerchiamo ogni tipo di soluzione dall'ascolto partecipato all'arte dell'accompagnamento.
C'è un test per comprendere il livello di empatia, la capacità di ascolto e di raccolta delle informazioni: in certi campi siamo bravi, calmi e posati, in altri meno riflessivi e comunicativi.
L'importante è dialogare, farsi capire e mostrarsi sempre sinceri e autentici: il linguaggio non verbale ci tradirebbe comunque.
I pensatori, i filosofi da approfondire: da Thomas Gordon a Carl Rogers, ognuno con la propria teoria per l'efficacia, la valorizzazione dell'altro e le emozioni.
Tutto sta nel non sottovalutare il problema, decodificare il messaggio, mostrarsi aperti e accoglienti ai ragazzi che cercano sempre e comunque un modello di riferimento, una figura a cui guardare nel lungo periodo scolastico della crescita.
Il tutto per circa due ore e mezzo di "lezione" teorica, alla scoperta dei punti forti e dei punti deboli dell'insegnante di ogni ordine e grado, per potersi migliorare, perché ad imparare ci vuole impegno.
Il prossimo, ultimo incontro ai primi di maggio per un confronto diretto, lo studio delle problematiche reali e le possibili soluzioni.
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