sabato 23 gennaio 2016

QUESTO RUOLO NON MI SI ADDICE

 Vi è mai capitato di essere stati considerati in un modo che non credevate essere quello giusto, opportuno, reale, proprio della vostra natura?
 Avete mai ricoperto un ruolo che vi stava stretto o peggio che non vi si addiceva, ma che avete accettato per amore/amicizia/quieto vivere?
 Vi siete mai sentiti incompresi, esclusi, poco esaltati o peggio scansati?
 O ancora ci sono stati momenti della vostra esistenza in cui vi hanno sopravvalutato, esaltato, tenuto sul palmo della mano immeritatamente?

 Difficile ammetterlo, perché penso che a tutti faccia piacere essere al centro delle attenzioni delle persone care, sono pochi quelli che si defilano, rimangono in disparte, in silenzio.
 Mi capita di volere un ruolo da protagonista negli affetti e invece sono solo la comparsa, non posso farci nulla, si vorrebbe essere amati e ricambiati allo stesso modo, con lo stesso trasporto con cui si ama.
 Questa insoddisfazione affettiva, secondo me, è proporzionale all'indifferenza dell'altro, cioè più una persona ci snobba, più la cerchiamo; più si allontana, più la seguiamo; più è diversa da noi più la scusiamo e poi ci stiamo male. Dovremmo imparare a infischiarcene, punto.


William Dyce, “Paolo e Francesca” – olio su tela, 1845

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