lunedì 25 gennaio 2016

LAVORI ESTREMI

 Breve considerazione sulle difficoltà che si incontrano in ogni ambito lavorativo, nello specifico insegnare negli istituti professionali.

 Non ci si annoia mai, non c'è mai un attimo di stasi o di silenzio: un borbottio continuo e persistente che tende ad aumentare se per caso smetti di parlare tu, in un breve intimo momento di riflessione.  Estrema difficoltà nel parlare, spiegare, illustrare argomenti a persone che vorrebbero essere da tutt'altra parte, che ti guardano ma non vogliono afferrare il fulcro del discorso, che certo non li riguarda.
 I ragazzi pensano che portare il materiale scolastico sia un opzione, lo considerano un accessorio dello zaino: qualche penna forse, un quaderno per tutte la materie affini, quantomeno uno per le materie di uno stesso insegnante e poco altro.
 E' sempre il momento giusto per mangiare, spilluzzicare qualsiasi cibo commestibile e croccante, ma anche bere è importante e se non si è provvisti di bottiglietta d'acqua propria ci si può sempre alzare per uscire e acquistare al distributore.
 Anche lo scambio di battute, schiaffetti, notizie è necessario: ad ogni cambio d'ora ci si riversa nel corridoio a richiamare l'attenzione degli altri anche con versi simili a barriti.
 E i compiti: che devono essere svolti tutti quelli assegnati per casa? No, si possono copiare all'occorrenza, o anche lasciarli da parte.
 Sono, tutti gli studenti, come un vulcano prima dell'eruzione: devono e vogliono sempre intervenire e lasciare una considerazione, un pensiero, una difesa del compagno "pizzicato".
 Tutti gli insegnanti dovrebbero passare qualche anno in una delle scuole "difficili" e farsi le ossa, almeno ci si divertirebbe un poco, solo a sentire certe domande e peggio certe risposte.

Il giuramento degli Orazi è un dipinto (330x425 cm) realizzato nel 1784 dal pittore Jacques-Louis David, conservato nel Musée du Louvre di Parigi.







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