mercoledì 15 febbraio 2017

LA SERA DEL DÌ DI FESTA

 Ebbene, in questa breve avventura da perfida supplente il giovedì è il mio giorno di riposo, libero, fuori dalle aule e così questa sera assaporo il dolce far niente di domani.
 Come spesso capita, sto avvolgendo tutto il film della mia giornata, con scadenze e orari, tanto per non dimenticare nulla: naturalmente comincerò da un buon cappuccino al bar casalingo, ci vuole proprio, quattro chiacchiere, un veloce resoconto delle ultime novità, la zia non tradisce.
 Poi mi dedicherò alla casa, alla cura dei dettagli: alcuni giorni or sono ho tolto le tendine dalle grandi finestre e non le ho più rimpiazzate, rimesse, sistemate... Sarà il caso di lavare 'sti vetri? Forza tralasciare tali importanti impegni per altri più gravosi, causa anche la pioggia dei giorni passati, le finestre sono nude e sguarnite, alla mercé di occhi indiscreti e curiosi!
 Polvere, polvere ovunque, vedo prevedo stravedo, occhio vede, cuore duole...
 E i panni, li vogliamo considerare o li lasciamo lì sulla sedia in cameretta anche domani?
 E poi due chiacchiere nei miei negozi abituali, mi dovrò pur far vedere ogni tanto...
 Naturalmente sarò a disposizione di qualche invito dell'ultimo momento, magari qualcuno si fa sentire per una scappata al bar, caffè tentatore...
 Ultimo impegno in lista, ma non meno importante, un tocco rosa o lilla alle unghie, niente di aggressivo, anzi molto soft, ma elegante e discreto: ho tolto il rosso, non mi andava più a genio.
 Pomeriggio culturale in biblioteca, c'è l'incontro su R. Dahl, da non mancare!
 Ultimissimo, perché c'è anche da preparare la lezione per gli adorabili alunni di prima, scegliere un racconto di Calvino con protagonista Marcovaldo, uno simpatico, che acchiappi, altrimenti rischio una sollevazione popolar-scolastica...

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