mercoledì 8 febbraio 2017

UNA BRUTTA NOTIZIA

 Ci sono tanti tipi di brutte notizie: alcuni insindacabili, come il peggioramento dello stato di salute di una persona, altri stupidi, come i miei chili di troppo o la voglia di non combinare nulla in un'uggiosa giornata di febbraio e poi ci sono quelle notizie che per alcuni non sono neanche degne di parola e per altri il Purgatorio. A mio avviso questa che riporto, per le questioni di cultura e civiltà é uno dei peggiori annunci che si possano offrire: chiude una libreria.
 Non una qualsiasi, non una delle tante, ma l'unica di un'intera comunità. E nel paesello mio neanche esiste una libreria, ce ne guardiamo bene dall'aprirne una, sarebbe un suicidio, affermano alcuni.
 Leggere, sfogliare un libro, regalare una storia, innamorarsi di un personaggio, provare odio per un altro, aver voglia di arrivare in fondo per sapere come finisce...Ha un senso, ha un valore? E non rispondiamo in modo scontato, retorico, che poi la realtà é un'altra. Le attività commerciali patiscono la crisi, soffrono delle contrazioni delle spese, si taglia sulla cultura e il tempo libero, oggi molti hanno sostituito con la tecnologia una grossa fetta della loro vita, anche affettiva, figuriamoci un semplice testo.
 Peccato, in questo momento poi che si accusa la scuola e di conseguenza gli insegnati delle peggiori nefandezze, l'invito alla lettura é uno dei piú disattesi, una vera e propria tortura; fate per un attimo solo caso a quanti soldi spendiamo in tecnologia, anche superflua e quanto in libri/riviste/testi scolastici/dizionari: le spese per i libri di testo sollevano un polverone a settembre, per Natale alcuni bambini che conosco hanno ricevuto un cellulare del valore di un mio stipendio mensile totale.
 Credo che abbiamo perso il senso della misura. Intanto le librerie chiudono, privando tutti di una fetta di fantasia, di un pizzico di gioia, di un frullato di sentimenti e di una dolce passione.
https://www.facebook.com/NovareaLibreria/?pnref=story

2 commenti:

  1. O meglio, più che chiude si trasferisce da Montefiascone a Bagnoregio, perché c'è più gente e turismo !

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    1. Comunque in quella realtà la libreria non ha più motivo di essere. Tristezza.

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