giovedì 2 febbraio 2017

PER ME SI VA NELL'ETTERNO DOLORE...

 E allora oggi ho sentito ciò che mai avrei voluto ascoltare, ho raccolto considerazioni e idee che mai avrei creduto concepibili da parte di insegnanti: perché non eliminare tutta la storia della Letteratura Italiana e studiare SOLO il Novecento? E anche: meglio adeguare lo studio alle popolazioni straniere che stanno arrivando nelle nostre aule, che di tutta la nostra tradizione non sanno che farsene...
 Mi spiace ma questo proprio no, non lo posso tollerare: già soffoco quando leggo di Liceo Classico obsoleto, sorpassato, inutile e avulso da qualsiasi realtà moderna. Che ora mi si voglia convincere anche che si può planare sul padre Dante o su Leopardi, in nome di una modernità più vicina al nostro sentire, mi sento i conati, dal verbo latino conor, conaris...
 E qualche volta fatico anche a professare la mia fede, in alcune particolari circostanze, a ridosso di qualche notizia "scandalosa" ad esempio, perché quando parlo di matrimonio, fedeltà o amore cristiano, qualcuno strabuzza gli occhi, sghignazza, alza e fa roteare il palmo della mano...
 Rispetto ogni altrui forma di pensiero, ascolto e cerco di comprendere qualsiasi professione religiosa, spiego e cerco di appassionare quotidianamente i miei alunni ai valori costituzionali contenuti nei Principi Fondamentali, credo in uno Stato laico con Libera Chiesa, ma... Non mi si dica di rinunciare alla mia formazione, alla mia cultura, alle mie radici storico/culturali e, perché no, religiose.

 Non ritengo neanche pensabile per uno studente aprire un libro di letteratura per leggere una poesia di Montale, senza aver assaporato, gustato, apprezzato un Petrarca, un Foscolo poi non ne parliamo: discorso valido per ogni alunno, di qualsiasi nazionalità, mi capiti sottomano, non si fanno sconti.

 Questo è il mio tristo pensiero serale, non depongo certo le armi per il Classico, figuriamoci per la mia amata letteratura. E chiedo a chiunque voglia supportarmi o affogarmi, di lasciare un pensiero o una considerazione, tanto per discutere civilmente e scambiare opinioni.

 Vi lascio con alcuni versi di G. Carducci, Davanti a San Guido, l'ultimo autore che ho spiegato in terza.

Ma, cipressetti miei, lasciatem’ ire:
Or non è piú quel tempo e quell’età.
Se voi sapeste!... via, non fo per dire,
24Ma oggi sono una celebrità.

E so legger di greco e di latino,
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtú:
Non son piú, cipressetti, un birichino,
28E sassi in specie non ne tiro piú.

2 commenti:

  1. La cultura classica va tutelata e incentivata, perché parte concreta e solida delle nostre fondamenta e della tradizione culturale di popolo italiano.
    Va inoltre attualizzato, e in parte riformato, il liceo classico ormai in decadenza per colpa gestionale.
    Sono obsoleti soprattutto i metodi di insegnamento, non vengono applicate le metodologie innovative per un apprendimento dinamico, esperenziale e creativo. Il quid è questo !
    Sarebbe interessante e stimolante insegnare greco utilizzando esclusivamente le ITC.
    Sono convinta che gli studenti sarebbero molto più motivati e coinvolti nell'apprendimento.

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    1. Grazie Francesca, l'insegnamento è uno dei mestieri più difficili e messi più in discussione negli ultimi tempi!

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