STORIA INVENTATA, PER PARTECIPARE AD UN PICCOLO CONCORSO, CON PERSONAGGI INDICATI E TOTALE DEI CARATTERI A DISPOSIZIONE...CHISSÀ
La lumachina
curiosa mi ha raccontato che in una terra lontana viveva il Ranocchio
malefico, il più antipatico degli abitanti dello stagno, accigliato
e brontolone, mai contento di nulla, aveva sempre da ridire sugli
altri animali acquatici.
Era il guardiano
del pentolone dell’arcobaleno: decideva se e quando estrarre dal
pentolone tutti i colori e disegnare in cielo uno splendido arco, che
lasciava tutti a bocca aperta; ma si indispettiva spesso e per lunghi
giorni non colorava il cielo, dopo il temporale preferiva
rintanarsi.
In un dei momenti
più difficili della storia dello stagno, quando lo Stregone barbuto
aveva ingannato il Ranocchio, riuscendo a sottrargli il pentolone, lo
Gnomo Allegretto decise di intervenire.
La sua fidanzata, la
dolcissima Gnoma Serenella, per proteggerlo dalle grinfie del nemico
gli aveva regalato una borsa piena di risate salutandolo con un
bacio.
Lo gnomo parti
sulla sua agile barchetta di foglie alla volta della tana del
Ranocchio e quando la raggiunse cercò tanto in giro, perché non
riusciva a ritrovarlo: infatti il povero anfibio era stato rinchiuso
in una cantina, con poco cibo, in attesa dell’inverno, quando il
potere dello Stregone sarebbe triplicato, grazie ai continui
temporali e alle nuvole sempre grigie che poco spazio lasciano alla
fantasia dei bambini.
Lo gnomo riuscì a
liberarlo, ma venne scoperto dal cattivo Stregone: tremava tutto, si
era fatto piccolo piccolo, ma poi si ricordò di aver portato con sé
la borsa delle risate! Ecco, l’arma più potente degli gnomi, che
girano sempre per il bosco in cerca di bambini felici e fortunati,
che passeggiano con i loro genitori, ridendo: catturare quelle risate
era importante per la sopravvivenza del bosco e dei suoi abitanti.
Lo gnomo aprì la
borsa, uscirono divertenti e contagiose risate che in poco tempo
incenerirono il cattivone trasformandolo in polvere.
Lo gnomo coraggioso
ritornò soddisfatto dall’amata, si sposarono e vissero per sempre
felici e contenti nel fungo casetta.
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