giovedì 23 novembre 2017

DEFIBRILLIAMO

 E non ci facciamo mancare nulla noi, specie se ci chiama a raccolta la maestra di danza: urge riunione dimostrativa, senza obbligo di acquisto, di bontà, morbidezza, igiene dei materassi!
 Eccoci, a frotte, rigorosamente a coppie: uomo/donna, non conta se vere o simulate, l'importante è risultare uniti, tanto che interviene anche mia madre, che preferirebbe starsene finalmente tranquilla al caldo in casa, ma per la nipote questo e altro.
 Così funziona: solo per aver organizzato la serata si ottiene un sostanzioso assegno, da impegnarsi nell'acquisto di uno strumento importante e immancabile nella palestra. Dunque, si va e si chiacchiera, si prova, si dimostra e ci si stende, sul materasso, naturalmente!
 Prima tocca ad Andrea, in tutte le posizioni e a noi non rimane che ammirare la schiena diritta, le spalle all'altezza giusta e il collo rilassato; poi è la volta della maestra stessa - magra e ginnica lei - che con il suo splendido sorriso fa la vaga, quasi si vergogna di mettersi in gioco. Cuscino, coperta, materasso, doghe, faggio, lattice, lana, colonna, vertebre... Un vortice di parole, di frasi ben pronunciate, un fluire continuo di nozioni medico-pubblicitarie che ammalia, convince quasi: certo bello è bello il tutto, morbido e utile, quasi conveniente, per non parlare poi del riferimento agli acari malefici che si annidano nel tuo povero e sporco materasso di casa, quello che deformato faticosamente giri, rigiri, sbatti, spolveri... E l'umidità, il sudore, il sintetico che non  traspira? La dimostrazione finisce, vorresti comprare tutto, perché conviene, perché tutto ti invita al cambiamento, ma poi ti ricordi che non hai il conto postale giusto per sogni merinos...
 Intanto si beve qualcosa, si stuzzica al buffet e si è fatta l'ora di tornare dai tuoi soliti invadenti acari, ops familiari!



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