Giornata alla scoperta di due classici, due paesi che sono conosciuti e rinomati in tutto il mondo.
Vi confesso subito che la famiglia al completo è rimasta negativamente colpita da Montalcino: ci si aspettava qualcosa di molto diverso, anche per l'ottima esperienza dello scorso anno tra le cantine di Montepulciano.
Ecco, nulla di simile a Montalcino: un paese "freddo", poco ospitale e molto formale; nessuno ad attirarti a degustare, a provare, ad entrare nei locali, anzi; mentre a Montepulciano ci venivano incontro con vassoi, foglietti illustrativi e complimenti, qui nulla. Parte dei monumenti anche chiusi - il lunedì sembra che non s possa chiedere più di tanto, neanche in tempo estivo, di sciami di turisti.
Turisti stranieri molti, quello sì, soprattutto anglofoni.
Ci siamo dedicati alla scoperta del borgo, dei vicoli, delle stradine caratteristiche senza avere la possibilità di conoscere o gustare una bruschetta o un goccio di vino e dire che eravamo ben intenzionati ad acquistare, qualcosa da regalare per esempio, pace.
E allora siamo andati alla scoperta di San Quirico, un gioiellino, una scoperta, una sorpresa che vi invito a provare. Paesino di poco meno di tremila abitanti organizzato, pulito, internazionale: cartelli e informazioni in doppia lingua, monumenti di un certo interesse aperti e fruibili, locali deliziosi con sedute al centro della strada ad invitare i passanti, a chiamare per fermarsi.
E un mercato che attraversava per lungo tutto il centro, soprattutto venditori extracomunitari, di abbigliamento, spiritosi e disponibili con i clienti: il misto di lingue, dialetti e colori mi ha piacevolmente sorpreso.
E poi dal 2004 il riconoscimento UNESCO portato con onore, esibito con soddisfazione: cartine, volantini, tanto materiale informativo gratuito e iniziative mensili per tutti i gusti dall'olio al vino, dai libri alle rievocazioni storiche, insomma un buon biglietto da visita a ritornare per conoscere ancora.
MONTALCINO
SAN QUIRICO D'ORCIA
Nessun commento:
Posta un commento