Intanto perché si applaude: già, la platea applaude al lavoro di un intero anno delle Funzioni strumentali, dei vice, delle commissioni.
Ore 17:15 appuntamento pure posticipato per aspettare l'arrivo dei docenti impegnati negli esami orali alla sede distaccata. E quando siamo arrivati erano liberi solo i posti delle prime file: così per raggiungerli mi sono sentita come gli astronauti che percorrono l'ultimo tratto davanti alla navicella di imbarco.
Collegio è seduta plenaria e comune di ogni ordine e grado, capitanata dalla DS che elabora un ordine del giorno di tematiche. Per quello finale, appena NOVE!
La discussione si anima su punti di forza e di debolezza di quanto svolto, sulla formazione dei docenti, sul passaggio di testimone o un ricambio di collaborazione e gruppi di lavoro: giusto ascoltare ogni suggerimento, fare tesoro del momento di crisi e valorizzare progetti e risultati finali, specie se di tratta di mostre artistiche di piccoli talenti.
Ci sono i criteri dell'assegnazione di classi/docenti per continuità e altri particolari ma il bello è scoprire anche i motivi per cui non sciogliere un consiglio di classe, specie se funziona di armonia e intesa disciplinare.
E poi l'ovazione per i neoimmessi in ruolo - momenti di gloria - e ancora più calore per la quiescenza o pensionamento che dir si voglia: per la secondaria abbiamo salutato la professoressa di lettere Baldoffei e il professore di tecnologia Morganti. Lacrime.
Quello che si doveva svolgere in due ore è durato quasi tre, di saluti baci e abbracci, lacrime per chi ha il contratto in scadenza, per chi non conosce la propria sorte per chi ha vinto il concorso in altra meta.
E poi ci sono quelli che cercavano di sviare lo sguardo del capo quando si parlava di mettersi in gioco, assumere qualche funzione, cercare nuove idee e elaborare nuovi approcci inclusivi. Ma quella è un'altra storia, la racconteremo in un prossimo articolo.
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