Con i miei genitori, non ho mai viaggiato oltre la giornata, dal mattino a sera, ma mai fuori la notte. Gite scolastiche sì, colonie comunali al mare di Santa Marinella sì, ma i miei con noi figlie non hanno mai organizzato. Mentalità, economia, pigrizia, indifferenza? Non saprei, o meglio non l'ho mai chiesto, non ne ho avuto il tempo.
A me piace girare con pargoli al seguito, da sempre, coniugare bisogni e richieste, tempistiche e sforzi, ferie e permessi.
Abbiamo pochi soldi da investire, ma quel che possiamo si spende per Arte, Cultura e scoperte enogastronomiche. Ebbene sì, siamo buongustai, ci piace tutto e assaggiamo volentieri.
Mostre, musei, librerie, trattorie, parchi e giardini, acquari e bioparchi: mete predilette seppure sempre più impegnativi i biglietti, gli ingressi, le prenotazioni.
Abbiamo arrangiato un dindarolo, salvadanaio che dir si voglia, in cui raccogliere i sudati risparmi e le leggiadre mance, piccolo aiuto.
Uscire dalla zona di conforto, respirare aria nuova, osservare bellezza artistica e paesaggistica, attraversare la Storia, spulciare ricordi, allertare i cinque sensi, contare i passi, alzare lo sguardo, sognare di essere un'altra persona...
E spero tanto che i miei figli si ricordino per sempre di queste piccole esperienze condivise.
Bruno Catalano, Viaggiatore, Genova - Porto Antico.
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