giovedì 26 gennaio 2017

QUALE SCEGLIERE?

 Allora vi racconto sempre quel che vivo, quindi ora tocca all'orientamento.
 A scuola siamo in piena fase decisionale/confusionale: gli studenti della terza media devono pre-iscriversi alla scuola superiore che vorrebbero frequentare per i prossimi cinque anni di pura passione studentesca. Vi ho già raccontato di incontri vari, poi ci sono i giorni di apertura straordinaria, insomma non mancano certo notizie da vagliare, informazioni da verificare e aule da visitare per decidere dove studiare, formarsi, apprendere fondamentali rudimenti di un mestiere, esaltare la propria vena artistica, imparare a tradurre, afferrare lingue europee...
 Gli Istituti fanno a gara per "affascinare" e alcuni ragazzi sono confusi, non tutti certo, ma gran parte brancola, insieme ai genitori!
Dove andare, cosa scegliere o cosa scartare, quale materia acchiappa e quale respinge?
 L'opzione voluta e sentita dal ragazzo oppure guidata dal genitore?
 Si sceglie in base alla predisposizione naturale o per le possibilità di lavoro?
 La scuola vicino casa o quella più rinomata ma lontana?
 Tener conto dell'amichetta o rimanere soli ma coerenti con sé stessi?
 Si comincia e poi si vedrà magari di cambiare oppure si continua dritti per la propria strada, anche in caso di difficoltà?
Tanti gli interrogativi, i dubbi, le raccomandazioni, gli esempi, le aspettative dei genitori o al contrario la denigrazione del figlio fannullone; non è semplice, ma non lo deve essere. Stiamo parlando di una scelta che cambia la vita, il ritmo, le amicizie, gli orari, la visione della vita e la forgiatura dell'esistenza futura, o futuro che dir si voglia.
 I genitori devono partecipare, ascoltare, immedesimarsi o lasciar andare?  E' di pochi gironi fa la terribile notizia di due genitori massacrati nel sonno dal figlio svogliato...
 Come esempio negativo, ho nel cuore la mia compagna di scuola Patrizia, bocciata all'esame di maturità dopo sette lunghi anni di classico, imposto dal padre. Follia paterna, sicuro, e tanto altro.

2 commenti:

  1. Io ho solo "ascoltato" mia figlia... Le sue passioni, i suoi sogni, le sue idee e le sue convizioni...
    Certo in qs 3 anni di Liceo l'ho affiancata, capita, sostenuta e sorretta!
    Però l'unico consiglio che mi sento di dare è questo: Ascoltare i propri figli e assecondare le loro passioni... Ahimè...loro sanno molto bene cosa vogliono, basta solo fargli capire che possono contare sempre su di noi! Bacioni

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    1. Anch'io sono dell'idea di lasciarli scegliere, "consapevoli" che sta a loro onorare le loro idee.
      Grazie M. Clara!

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