mercoledì 22 marzo 2017

TEMPUS FUGIT

 Come spesso capita, parto dai miei incontri/colloqui/scambi di pareri per scrivere il pezzo quotidiano di filosofia domestica allo stato puro, prendetemi così per come sono e per quel che scrivo e commentate, se ne avete voglia.

 Siamo quel che facciamo, come ci comportiamo e raccogliamo ciò che seminiamo, è risaputo: da ogni nostra azione scaturisce una conseguenza uguale e contraria - come più o meno afferma la fisica. Se ci circondiamo di persone buone, disponibili difficilmente queste si gireranno dall'altra parte in caso di bisogno; se il nostro comportamento tende al menefreghismo, alla strafottenza o peggio ad un accenno di superiorità è finita, il tempo non lenisce le ferite, il tempo è inclemente e non rimarginerà i torti.
 Ci incontriamo in ogni dove e il discorso meglio affrontato è la mancanza di tempo: non basta mai per gli amici, per lo svago ma soprattutto per la famiglia, viviamo ansiosi e ansiogeni, con l'orologio sempre sott'occhio e il cellulare sempre stretto, un corri corri generale che paralizza gli affetti e trascura l'essenziale. Non mi piace sentirmi dire: "Non ho avuto tempo di..." è la peggiore delle scuse, a mio modesto parere, mi ferisce sopra ogni altra spiegazione.
 E per una atrocità del destino, ci accorgiamo dell'importanza di una persona solo dopo averla persa, non solo in senso alto e tragico, ma anche nel significato di non essere più confidenti, matti insieme o burloni della compagnia. Certo davanti alla morte inchiniamo il capo, piangiamo lacrime amare, come dire irreversibili, molto meglio dimostrare il giusto affetto, la considerazione ad una persona finché si è capaci di intendere e volere, per non arrivare troppo tardi, quando basta un mazzo di fiori.

 Errare è umano, sbagliare è diabolico: una volta ho concesso troppa confidenza ad una ragazza, che mi ha ricambiato con invidia, almeno così credo di aver interpretato i suoi comportamenti sempre piú discontinui ed egoisti. Tempo perso il mio, dietro ai capricci di questa ragazza? Non credo, il tempo è un nostro alleato per migliorare l'attacco contro l'esterno, rafforzare la difesa e capire la vera natura delle persone.

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