domenica 2 novembre 2014

ANITORI, RETROSPETTIVA A RONCIGLIONE

Un esperto autoctono sorianese un giorno mi ha avvertito di non farmi contagiare dalla "sorianesità", cioè da una brutta malattia, a detta sua, che impedisce di oltrepassare il confine artistico del paese in cui vivo e lavoro. Non ci sono proprio rimasta bene, perché mi sembra di essere una persona equilibrata, curiosa e artisticamente vagabonda, però accetto sempre i consigli, specialmente di persone più mature e navigate. Questa mattina, proprio per allargare lo sguardo, sono tornata a Ronciglione, stessa Cantina, stesso curatore, ma nuova retrospettiva di un artista del luogo, che io da buona ignorante non conoscevo.
Ottima mostra, sempre agile, ingresso libero per visionare quadri, sculture, disegni "rubati", passatemi questo verbo, cioè schizzi stupendi di una mano che si muove veloce e sicura su fogliacci, ritagli, che sono stati riuniti in due grandi gruppi. Ho un debole per la grafica, non posso negarlo. Commovente però anche la scultura del Cristo disteso al centro della prima sala.
L'artista in questione, già in vita, godeva di ottima reputazione, ma celebrarlo ha tutto un altro sapore. Sempre un lavoro encomiabile, da lodare, quello di chi seleziona, riunisce, espone opere d'arte. La prossima retrospettiva sarà inaugurata il 22 novembre, altro artista, altro evento da non perdere.






























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