Questa sera ho partecipato ad un incontro organizzato dal vescovo rivolto agli adulti, per un confronto e un dialogo sulla vita parrocchiale, l'unione e il "giusto" percorso di fede e di formazione.
Non è di questo che vorrei discutere con voi, ma più in generale dell'importanza del continuo studio/apprendimento/aggiornamento anche in età extrascolare.
Ci sono adulti che si vergognano solo all'idea di partecipare a corsi aggiuntivi o formativi, altri si sentono padreterni di loro senza il bisogno di ulteriore scolarizzazione; invece non è mai il momento di abbandonare, mai smettere di allenare la mente, c'è sempre qualcosa che valga la pena di sapere e conoscere.
Lo studio della musica, ad esempio, rimane spesso extrascolastico: a costo di grandi sacrifici fisici ed economici, si riesce a conquistare un diploma in più, che male non fa, anzi restituisce grandi soddisfazioni. Al corso di musica della banda, da qualche tempo, si ferma anche il padre di una bambina allieva: ha iniziato per gioco ed ora è il più assiduo ed entusiasta del gruppo, mentre ironizza sulla sua età non proprio da alunno.
Nella mia carriera scolastica ho ben approfondito lo studio delle lingue classiche - il latinorum è il mio primo e grande amore lo sapete - difettando molto nelle lingue straniere moderne: ho studiato poco il francese e un'inezia di inglese. Mi sento menomata, ma poco spinta all'apprendimento: questione di soldi, di vergogna, di tempo, di mancanza di motivazione, che dire? Peggio per me.
Insisto molto sullo studio/gioco perché da piccoli si apprende velocemente e per divertimento tutto diventa più gradevole e leggero, realtà che sui banchi di scuola magari pesa e avvilisce.
Più in generale mai darsi per vinti, certo più si comincia presto meglio è: c'è tempo per crescere, sperimentare, prenderla leggermente e anche gli insuccessi non pesano più di tanto. Se consideriamo poi la situazione lavorativa odierna, diventa ancora più pressante il continuo adattamento a tanti impieghi, valorizzazione risorse umane, mobilità e allora chi si ferma è perduto.
Cara Ale, mai come in questo periodo mi sto dedicando alla formazione. Corsi in presenza, on line, letture ed approfondimenti personali... credo sia un dovere morale essere al passo con i tempi e cercare di migliorare mettendosi anche alla prova e... perché no in discussione! Ma ti confesso che anch'io ho dei "buchi neri" come la lingua inglese!!! Che facciamo allora? Troviamo un corso e ci iscriviamo??? Un abbraccio
RispondiEliminaQuesto inglese è un vero tormento... Prima o poi...
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