Cosa passi nella
testa della mamma nessuno lo riesce a capire, nessuno.
Forse perché gli altri neanche si soffermano a pensare quante riflessioni vorticose occupano
la sua mente: la mamma è sempre lì presente, pronta per tutti,
abnegazione totale per la sua famiglia. Crescerli è stato duro,
impegnativo e sofferto: poco lavoro e mal retribuito, sempre in cerca
di qualche ora di lezione in più, disponibile anche a domicilio per
i compiti che gli altri genitori schifano, per gli impegni scolastici
più odiati dagli adulti. Invece Marcella ha sempre amato la scuola,
l’ambiente scolastico, la sua maestra poi, quando la incontra
ancora l’apostrofa con “Ciao maestra!” e in che altro modo la
potrebbe chiamare?
Compiti,
ripetizioni, lezioni private, aiuto, in qualsiasi modo si possano
definire, per Marcella sono il suo lavoro, amato ed esaltato: ha così
modo di conoscere tante persone, parlarci in confidenza e cercare di
risolvere i loro piccoli grattacapi, l’odio per l’italiano e la
grammatica.
Poi, ha conosciuto
Alba, una di quelle ragazzine griffate e smorfiosette, che mal si
conciliano con il suo pensare, ma al lavoro non si rinuncia e l’ha
accolta in casa, come gli altri, a pomeriggi alterni alla scoperta
della sintassi e delle leggi del congiuntivo. Passo dopo passo, Alba
si é lasciata andare, ha scongelato la sua immagine esteriore per
far posto a confidenze e riflessioni sempre più profonde e
personali: una famiglia modello che invece nasconde tanti lati
oscuri, genitori distanti che poco si amano, problemi economici non
ce ne sono ma rimane tutto il resto; indifferenza e silenzio pesante,
che ti chiude lo stomaco a tavola. Poco più che bambina, si atteggia
a donnetta, una signorina in cerca di identità che vuole solo essere
ascoltata, che vuole conforto dalle angherie dei compagni, dalle
ingiuste aggressioni dei bulli della classe, che pretendono merenda e
soldi che lei tiene sempre nella tasca dello zaino.
Marcella trova il
modo di aprire il cuore di Alba raccontandole di quando frequentava
le medie e un compagno “disagiato” la importunava, la offendeva,
certo lei i soldi non li aveva mai in tasca, come tutti gli altri del
resto. Ma della prepotenza di Michele proprio non ne poteva più e se
ne era liberata chiedendo aiuto alla prof di ginnastica, una donna
robusta, simpatica e sempre di buon umore.
Alba ha paura, ma
il clima a scuola comincia ad essere insopportabile e allora pensa a
quale professore confessare i soprusi, ma sì chi meglio di Carletti,
il prof di musica?
Esatto, ottima
scelta, domani senza perdere altro tempo prezioso, domani il prof
saprà.
Nessun commento:
Posta un commento