Cercavo a caso qualche libro tra gli scaffali della biblioteca e tra le mani mi è capitato questo, niente capita per caso, lo so.
Ognuno affronta un viaggio impegnativo e difficile per un qualsiasi motivo proprio, particolare: religioso, turistico, storico, una promessa, un giuramento, un voto, non esiste una ragione specifica e poi ogni uomo cerca nel cammino quel che vuole cercare come una risposta o trovare sé stessi. Sono comunque motivi personali, differenti da un viaggiatore all'altro, magari un evento come la morte di un familiare o un cambio di vita.
Perché cammini, perché consumi i tuoi giorni di riposo in marcia forzata affaticando i muscoli delle gambe, rischiando vesciche, bolle d'acqua, crampi? Hai un desiderio o un voto da onorare, un giuramento?
Magari ti sei smarrito per le strade del mondo, accecato dalle futilità, convinto dalle vane parole, ingannato dai falsi amici, osteggiato dai colleghi invidiosi e aspiri semplicemente a un po' di silenzio, di pace, di comunione con la natura, quando è ancora notte, il nero manto stellato copre i tuoi pensieri, il sole ancora non illumina la tua anima confusa.
C'è chi prega, chi osserva, chi tace, chi chiacchiera e cerca compagnia, chi domanda e chi non vuol rispondere, in fondo si percorre il proprio cammino, con le proprie uniche convinzioni, verso un'unica meta comune che ad ognuno apparirà comunque diversa.
Condivido il tuo "PELLEGRINAGGIO A CHI?" ... dal profondo al superficiale del mio essere. Alessandra tu sai scrivere perché il tuo scrivere lascia un segno rintracciabile dentro ognuno di noi. Buona Gionata da Castello di Belgioioso dove vedo e vivo le tue parole.
RispondiEliminaGrazie Luigi per le tue parole! Un grandissimo in bocca al lupo per la tua nuova avventura, ciao maestro!
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