Quello che si tira alla fine della riunione denominata "ratifica degli scritti ": venerdì pomeriggio, tutti impegnati quelli in commissione d'esame a correggere, rivedere, controllare, valutare, griglia in mano e tanta pazienza.
Ci sono griglie certosine, al netto dei centesimi per valorizzare tutti gli spunti, le parole, le risposte che siano aperte chiuse fantasiose comprensive inclusive ed esaustive.
Siamo tutti anche ad apporre autografo ad ogni foglio, a righe o a quadretti, che scorra davanti: ognuna delle cinque sottocommissioni deve verificare le prove italiana, matematica straniera. Ci sono ottimi risultati, belle conferme e qualche sorpresa: ogni docente di materia è naturalmente chiamato in causa a soppesare l'errore, magari ripercorrendo la spiegazione in classe, l'interrogazione simulata e tutto il calendario del registro elettronico.
Sono soddisfazioni i risultati positivi, le prove più difficili superate in modo brillante, i ragazzi che si sono messi in discussione scegliendo la traccia più impegnativa, il metodo giusto, l'intuizione geniale, la scaletta costruita, gli assi perpendicolari, i solidi ruotati, il testo inventato e tutto il resto...
Il Capo legge ad alta voce i nomi dei candidati, la valutazione, poi passa al verbale e si scioglie la seduta: volti distesi, sorrisi e soddisfazione per aver lavorato bene.
Il più è fatto, dopo gli scritti manca solo il colloquio orale: ognuno sta solo davanti al consiglio trafitto da inventiva geniale ed è subito interrogazione...diceva più o meno Quasimodo.
Domani si comincerà, in particolare la sottocommissione quinta scenderà in campo a metà della prossima settimana.
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