Evento pubblicizzato parecchio tramite i social; ci organizziamo, nonostante gli appuntamenti da incastrare, per non perderlo, a Viterbo, al centro che piú centro non si puó, nel cuore della mostra sui tesori della tomba del faraone.
Arrivati con un certo anticipo in cima alla scalinata del Palazzo Papale, alla biglietteria chiedo chiarimenti sul luogo dell'incontro e la possibilità di pagare il biglietto. Le due signorine sgranano gli occhi, li strabuzzano e mi rispondono dove mai avessi saputo di un tale evento che certo lì da loro non è in programma; con molta calma apro la pagina social da cui ho attinto la notizia, le addette cominciano a leggere e ad informarsi sul calendario del pomeriggio...
Aspetto fuori, mi siedo sui gradini, i pargoli iniziano a mostrare segni di insofferenza, pronunciano qualche sentenza negativa, perché intanto una signorina si mette al telefono per contattare colleghi più addentro; sopraggiungono altre famiglie che portano altre notizie, addirittura di una prenotazione, ma niente.
Mi viene spiegato che la cassa è una realtà diversa da chi ha organizzato la lettura, bene, ma da quando si arriva ad una biglietteria di museo/mostra e nessuno sa dirti nulla, anzi ti risponde spingendoti ad andartene?
In una quindicina di minuti si risolve l'arcano: due quote per i pargoli - segnalate in locandina - una anche per l'accompagnatore, è il costo intero della mostra, anche se non sarei interessata e dovrei solo badare a due minorenni...
Pace, si paga per farla finita ed entrare, attraversiamo veloci tutto il percorso, guardando poco negli espositori, perché si è fatta una certa e arriviamo nell'ultima sala, dove troviamo una persona anziana seduta ad una sedia con il libro da leggere in mano, che sia il segnale della vittoria? Aspettiamo che si riuniscano gli altri piccoli, ci si siede in terra, non ci sono sedie, panche, cuscini, buste di plastica... Mentre i visitatori adulti passano attraverso il gruppo seduto, tra le teche, di una ventina di ascoltatori, la signora Rossi legge la storia, non tutta però perché alle 19:00 si chiude, neanche un'ora per il faraone.
Caspiterina, sono rimasta in piedi, ho gironzolato solo in attesa dell'inizio della lettura, che risultava calma, gioviale e quasi sicura quanto si vuole, ma per il costo del biglietto pagato, non dico che mi aspettavo i gonfiabili, ma quasi!
E poi a termine di tutto, un angolo di libreria, dove ogni piccolo ha acquistato almeno un volume sui misteriosi e affascinanti Egizi; allora se l'intento era pubblicità alla mostra e alla libreria, vendita di libri e un buon guadagno, posso affermare che è stato raggiunto l'obiettivo, per quanto mi riguarda, dal basso della mia piccola esperienza, non tornerei ad un nuovo appuntamento.
Per fortuna i miei piccoli sono rimasti comunque colpiti dal tutto e non ho dovuto ascoltare altri lamenti.
http://www.tusciaweb.eu/2018/07/alla-scoperta-tutankhamon-faraone-bambino/
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