Bene, ci siamo: lungolago deserto, fresco e accogliente, la macchina si parcheggia comodamente, la tariffazione si pratica dalle 8:00, abbiamo tempo da spendere.
Il percorso è estremamente comodo, una parte attraversa il parco cittadino con il pratino innaffiato da poco: dalla parte delle barche, dove stazionano gli uomini a chiacchierare e riparare le reti, all'estremità opposta del porto turistico, elegante ma assolato ho camminato per circa tre chilometri, oltre ci si arrampica tra la vegetazione "selvaggia" per scoprire un'insenatura da cartolina.
E mentre Marco fotografa, sperimenta la lunga esposizione e ricerca il giusto soggetto tra i pochi camminatori che piano piano arrivano, io impugno il solito cellulare per documentare la mia impresa gloriosa.
Posto da visitare, con i pargoli, magari curiosi di avvistare e spaventare tanti tipi di volatili, in bici ancora meglio: pratino curato, giochi in ordine e puliti, panchine in funzione e molti servizi aperti sin dalle prime ore del giorno; proprio per addolcire la fatica, ci sediamo ad un bar con terrazza esterna e ci spazzoliamo - poco romanticamente - la colazione: per me cappuccino e cornetto, però integrale...
Sulla strada del ritorno, pianifichiamo la prossima occasione fotografica, sempre al sorgere del sole, sempre con la giusta apparecchiatura per imparare a cogliere la luce, ma presso l'altro lago: Vico aspettaci.
https://www.flickr.com/photos/al_bo/
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