domenica 15 novembre 2015

CERVETERI, DOMENICA D'ARCHEOLOGIA

 Mi "rimangio" tutti i brutti pensieri, rinnego tutte le negative considerazioni, perché abbiamo veramente passato una bella giornata alla necropoli della Banditaccia e i soldi spesi - meno del previsto - sono stati un buon investimento.
 Lasciata la principessa con la nonna per importanti questioni di pubbliche-relazioni (festa di compleanno pomeridiana), siamo partiti per la nostra meta in orario, presto per affrontare il viaggio che si preannunciava lungo e dal percorso sconosciuto attraverso i monti del Lago di Vico, con sciami di ciclisti colorati e compatti, contro i quali mio marito ha inveito tutto il tempo con colorite espressioni di rimprovero. Attraverso paesini caratteristici, ma a noi sconosciuti, siamo arrivati a destinazione in circa novanta minuti, in forte anticipo, nonostante la tecnologia del navigatore ci remasse contro, con lieve stizzita reazione del coniuge alla guida. Parcheggio sterrato vuoto (?), ci fermiamo per il cartello di divieto e obbligo di continuare a piedi: solo noi e pochi altri, tutto il resto delle macchine viaggia tranquillo sul viale alberato fino ad altro spiazzo strapieno - ambè! - vicino all'entrata.
 Ci ha accolto una corte di semplici bancarelle sgangherate con assaggini vari, i soliti, senza possibilità di postazione-panchina comoda: abbiamo mangiato sul muretto della biglietteria, al sole, dopo aver usufruito dei servizi. Attesa lunga ma sopportabile, grazie anche alla crema al tartufo, nessuna fila per confermare il nostro arrivo e pagare: il piccoletto è entrato gratis, il grande con sette euro e per gli adulti biglietti interi, che coprivano visita guidata, ingresso alla zona archeologica e al museo cittadino. Ottimo inizio!
 Il giro è durato un'ora e mezzo, per alcuni tumuli importanti a partire dalla Tomba dei Rilievi; ragazzo impeccabile, semplice e coinvolgente, per il resto del percorso ci siamo arrangiati con i cartelli indicatori; splendida giornata di sole; naturalmente al punto ristoro al centro dell'itinerario ho provato il cappuccino e gli altri un gelato ricostituente! Siamo usciti dopo circa quattro ore: filmati multimediali e spiegazioni in 3D con tanto di voce di Piero Angela, un ginnico saliscendi che ha appassionato molto i bimbi e sfinito la mamma.
 Per chiudere in bellezza abbiamo visitato il Museo Nazionale Cerite: un gioiello di tecnologia, un concentrato di tesori inimmaginabile.
 Gita che consiglio vivamente a tutti, anche a famiglie con bimbi piccoli, alla scoperta di un popolo ricco di arte, storia e tradizioni, di un sito Unesco, per sopperire all'assenza colpevole di un'azione scolastica.






















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