Provoca una valanga mediatica la decisione di quel dirigente di fermare le tradizionali recite scolastiche, giustissimo, ma la domenica in chiesa non vedo poi così tanti credenti svegli e pronti a recitare il Padre Nostro; l'ora di catechismo pesa come un macigno e la levataccia per la messa non è proprio generale, o sbaglio?
Vorrei parlarvi invece di una splendida iniziativa, diametralmente opposta a queste ridicole battaglie profane, come rinunciare a "L'amor che move il sole e l'altre stelle"?
La mia amica insegnante della scuola dell'infanzia di Gallese, Cinzia, mi ha invitato a visitare il presepe vivente che loro maestre stanno allestendo per domenica 20 dicembre nel centro storico del paese: impossibile rifiutare, intanto perché protagonisti sono i bambini e le loro famiglie.
Sono già andata lo scorso anno, ne ho un tenero e commovente ricordo, non mancherò di portare naturalmente i miei curiosi pargoli: le immagini rimangono nella loro testolina molto più a lungo di qualsiasi discorso.
Cinzia mi ha svelato che il percorso è stato ampliato con due nuove scene: è questa la scuola che mi piace, il lavoro collettivo e concorde di docenti e abitanti, la fatica dei preparativi e la gioia del successo, per un messaggio di pacifica semplicità che riempie il cuore e rasserena la mente.
Si può leggere anche l'articolo della scorsa edizione del 5 gennaio 2015.
Predella Adorazione dei Magi, Beato Angelico, 1430
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