lunedì 11 luglio 2016

GIORNATA ROMANA

 Gita pensata già da qualche tempo e finalmente realizzata, ogni tanto bisogna accontentare anche il marito - ciao Marco, sai che scherzo!
 Si viaggia in treno, biglietti presi on line, perché la biglietteria di domenica è chiusa e di quella automatica meglio non fidarsi: si parte in orario, comodi e climatizzati, vagoni puliti e profumati, ottimo inizio!
 A Termini uscita controllata col metal detector e appena fuori camionetta mimetica con militari armati, ma nessuno sembra infastidito: i viaggiatori brulicano come formichine.
 Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale, in mostra le opere di un grandissimo fotografo italiano Gianni Berengo Gardin, che non conosco, ma il mio coniuge venera. Tutto il primo piano "tappezzato" di foto, molto interessanti lo devo ammettere, per i soggetti più svariati: operai, umili, popolari, ma anche personaggi importanti e famosi e tutte testimonianze di mezzo secolo di storia mondiale, in particolare la battaglia di Berengo contro le navi da crociera che hanno "violentato" i canali di Venezia dal 2013 al 2015, strepitose. Biglietti ingresso abbordabili e per il catalogo cifra molto buona, meglio così.
 Poi inizia il giro per il centro storico della Capitale, meravigliosa. Frotte di turisti in ogni dove, per la maggior parte stranieri, per niente intimoriti dal sole a picco sui resti imperiali, ma un venticello leggero rende tutto piacevole e poi ci sono le fontanelle di acqua sempre fresca, ci si bagna e si prosegue.
 Non troviamo sporcizia abbandonata, ci fanno compagnia oltre i soliti colombacci, gabbiani grossi come tacchini, perfettamente addomesticati, impavidi in cerca di cibo, fornito di buon grado da ogni turista immortalato naturalmente da chi gli fa compagnia. Tanto i "venditori" ambulanti extracomunitari: rose rosse, braccialetti, bottigliette d'acqua, pupazzetti, stecca per cellulare... insistenti quanto basta, però sopportabili. I negozi di Via Condotti hanno la fila di clienti in attesa sul marciapiede; all'interno bellissimi uomini di colore in giacca e cravatta con l'auricolare per  la sicurezza: sembra di vedere un film.
 Per strada ci fermiamo diverse volte ad ammirare i ragazzi che realizzano quadri con le bombolette spray: improbabili visioni notturne di Roma, arancioni tramonti su cascate nel bosco, lupi ululanti al chiaro di luna.
 Siamo rimasti impressionati dalla scalinata di Trinità dei Monti sbiancata, ancora chiusa in cantiere e da Fontana di Trevi anch'essa portata a nuovo e bianco splendore. Per pranzo non potevamo certo rinunciare al "cibo veloce" che piace tanto ai pargoli, pazienza!
 L'unica pecca, se proprio devo confessare, i bus per tornare alla stazione pochi e affollati, tanto da rinunciare e percorrere il tragitto a piedi, ma per la Città Eterna questo ed altro.

 Scattare foto all'interno era vietato, ma ho trovato queste sul profilo FB del Palazzo delle Esposizioni.





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