mercoledì 20 luglio 2016

E I TAPPI? MI MANCAVANO

 Ebbene sì, lo confesso non ho mai riciclato a dovere i tappi delle bottiglie di plastica, mea culpa.

 Il mercoledì sera da noi al paesello si lascia fuori dal portone la plastica, per il ritiro settimanale del giovedì all'alba: l'ultima volta la mia vicina, una signora anziana veramente a modo, incontrandomi per le scale ha chiuso a fessura gli occhi, ha puntato le mie borse piene di contenitori di ogni forma e colore e mi ha invitata a svitare tutti i tappi, a lasciarglieli per una corretta utilizzazione... La signora si occupa della raccolta di tutti i vari tappi - detersivi compresi - diciamo privata e di mano in mano questi vengono recuperati e accumulati per essere infine mandati al nord.

 Sono rimasta colpita da questa storia, ho controllato su Internet se avesse un fondo di verità o come al solito si giocasse con i sentimenti e gli impegni degli anziani: effettivamente i tappi vanno separati dalla bottiglia, per la diversa natura della plastica. Un punto a suo favore.
 Poi stando ai documenti che ho ritrovato, alcuni anche su riviste scientifiche, non si tratta di bufala o raggiro, sembra proprio che al Nord Italia funzionino questi grossi centri di smaltimento differenziato, a cui inviare anche i tappi.
 La leggenda metropolitana che appare più sempliciotta e vicina alla bufala alla fine si è rivelata vera e vegeta!
 Ho posizionato allora sullo scaffale in cucina una ciotolina a parte per la raccolta dei suddetti: guai a non aiutare a migliorare il mondo in cui viviamo; mi dicono che con il ricavato di tanti Kg si contribuisca a comprare gli attrezzi utili ai più bisognosi e agli ammalati, come una sedia a rotelle di ultima generazione.
 Pensateci.


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