sabato 3 dicembre 2016

QUALE GENERAZIONE?

 E' sabato sera, mi sento filosofica lo sapete, scrivo di getto di quel che ho ascoltato e visto in questi giorni, senza riferimento netto a persone particolari, senza far di tutta l'erba un fascio, ma riflettiamoci su, che è meglio...


 Abbiamo quarant'anni, siamo figli degli anni quaranta-cinquanta, i nostri genitori sono ancora molto giovani, parecchi già godono di una buona pensione, con il massimo dei contributi perché hanno fatto il militare, perché a vent'anni avevano un lavoro e spalle forti per metter su famiglia, mettere al mondo figli, crescerli con la televisione in bianco e nero, senza telefono neanche il fisso né seggiolino auto, mai una vacanza estiva o soggiorno termale, neanche sapevano di sedute spa o massaggi dall'estetista.
 Oggi molti di noi li accusano di autorità e autoritarismo, di non aver mai goduto a fondo dei piaceri della vita, di averci cresciuto senza feste di compleanno degne di nota con torta tra familiari e bottiglia di aranciata in bella vista nelle foto.
 I nostri genitori possiedono un appartamento di proprietà, hanno una casa di campagna con tanto di forno a legna in cui cuocere la pizza il sabato sera d'estate e il pollo con le patate la domenica; le nostre mamme sanno cucinare di tutto dalle pizze di Pasqua alla pasta fatta in casa, il loro ragù non ha eguali e facciamo la scarpetta nel sugo delle polpette. Le mamme cuciono, ricamano e hanno una pazienza infinita con i nipoti, a cui è permesso di saltare sul divano e disfare anche il lettone, poverini lasciali divertire...

 E noi? Corriamo dalla mattina alla sera, dietro al secondo/terzo lavoro, pazzi isterici in auto, con auricolare sempre connesso, compriamo i surgelati, scaldiamo al microonde, siamo laureati in cerca di prima seria occupazione, viviamo in un appartamento imbottito di cinfrusaglie che sarà nostro dopo almeno vent'anni di mutuo, qualche rata di mobili e lavori condominiali infiniti. Qualcuno si lamenta nonostante il posto fisso, la macchina station wagon per lo stress da lavoro/figli/maiunagioia nonostante le sacrosante vacanze estive e la settimana bianca. Parecchi non vogliono crescere, non cercano una relazione stabile né una persona al proprio fianco da ritrovare sfatta e scapigliata il mattino dopo nel lettone, meglio una combriccola da riunire per una partita di carte, una coppa allo stadio e un concerto indimenticabile.
 Che mondo ci hanno lasciato o che mondo abbiamo costruito?


2 commenti:

  1. Ale, penso sempre di più che i nostri genitori o almeno quella generazione sia stata la migliore... ha saputo costruire! Ora ho paura che la nostra o quella futura stia distruggendo...
    Scusa il mio "pessimismo cosmico" domenicale, però oggi mi gira così... Baci

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    1. Anch'io penso che qualcosa non vada per il verso giusto, spero si ritrovi la rotta... Un abbraccio, Ale.

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