domenica 25 dicembre 2016

IN RICOGNIZIONE

 Dato che la mattina del Natale è impossibile dormire un po' di più, perché i pargoli di tutto il mondo sono troppo eccitati e impegnati a controllare se Babbo Natale abbia compiuto il suo dovere annuale, meglio uscire per un giro di allenamento in solitaria per smaltire almeno un ettogrammo di ciccia e brufoli natalizi.
 E poi tra ventiquattro ore parteciperò ad una camminata organizzata paesana, non vorrei trovarmi in troppa difficoltà, così ho pensato di saggiare il terreno, perlustrare il percorso, camminare veloce; devo però trovare qualcuno che mi faccia compagnia, mi vergogno a presentarmi sulla linea di partenza con il mio palloncino di riconoscimento per un solo giro di passeggiata. Tutti gli altri saranno super allenati e in forma, nonostante le abbuffate, io già appesantita oggi, figuriamoci domani...
 Prima tappa cappuccino casalingo, albardimamma, caldo che rende tutto più sopportabile.
 Ho trovato il fioraio aperto, sorridente e pronto allo scambio di auguri: tira a lustro il negozio perché si lavora parecchio anche la mattina del Natale con gli invitati che ricambiano con una pianta, un fiore, una composizione, è sempre piacere una parola amichevole. Per tutto il circuito cittadino ho incontrato altre donne, di età diversa, a combattere e sudare per un fisico bestiale; al lavoro anche il netturbino, non l'avrei mai detto e sorpresa anche il negozio automatico di igiene profonda, che le povere massaie partano con il cesto anche oggi? Per chi volesse, così è...
 Il sole oggi stenta ad uscire, foschia a valle, ma in questi giorni il cielo azzurro è stato veramente meraviglioso.
 Giochi scartati, tutti soddisfatti, le pantofole ci sono, l'agenda pure, nessuno che abbia almeno sfogliato i libri che Babbo Natale ha scelto di regalarci... Capita, ma la giornata è lunga, non disperiamo!

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