mercoledì 21 dicembre 2016

TRA RECITE, CANTI E SAGGI

 Impegnativa l'ultima settimana prima delle vacanze per genitori, nonni e parenti tutti, che imperterriti  e cellulare-muniti corrono da un punto all'altro del paesello all'ascolto di canti natalizi, suonate di flauto e declamazioni di poesie, però ce n'è per tutti i gusti, anche da nobel!
 Cosa non si fa per i pargoli che allungano il collo solo per cercarci tra il pubblico, sistemano cappellini, cerchietti e magliette varie per essere più belli e venire bene in foto, sdentati loro: si dondola, si ondeggia, ci si abbraccia e si lanciano baci, a ritmo di musica, vicino all'asta del microfono. Tutto bene, bimbi felici, parenti commossi, insegnanti sollevati dalla prova superata, che sia in aula magna o in duomo, attori consumati e sorridenti.
 Quest'anno anche la scuola media ha organizzato una manifestazione per ricordarci la solidarietà e l'assoluto bisogno di aprirsi al prossimo: flauti alla mano per tutti, ma anche strumenti vari in base alle capacità dei singoli, dalla tromba alla pianola, dalla classica a il leone addormentato...
 Sono una madre piuttosto severa, ma non c'è niente da fare, a queste manifestazioni mi commuovo sempre, brividi.

 Però è mio dovere scrivere qualche riflessione, qualche appunto, altrimenti dove sta la serietà critica?

 Vero spirito natalizio in chiesa, nessun dubbio, anche nel caos e nella confusione creata dagli adulti!
 Ottima capacità mnemonica dei piccoli che sfuma con il passaggio alle medie, dove nessuno studente/presentatore ha evitato il foglio di lettura; piccoli e vivaci, grandi e vergognosi, sempre più; grande competenza musicale degli studenti delle medie e mi spiace ricordare che un tempo avevamo anche la sezione musicale, corso che si è perso impoverendo ulteriormente il POF dell'Istituto.
 Unica grande pecca: é cosa buona e giusta invitare i genitori al saggio fornendo una scaletta degli interventi delle varie classi, per non ritrovarsi tutti nello stesso momento sul posto e attendere per magari un'ora l'esibizione del proprio pargolo, é una questione di organizzazione familiare e logistica, senza complicarsi troppo la vita anche a Natale.


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