domenica 11 ottobre 2015

A CHI D'ARGENTO, A CHI D'ORO

 Mi riferisco al premio "Vojola d'oro", abbinato alla Sagra, assegnato ogni anno  a chi si distingue nell'ambito della vita rionale - argentato - o a chi tiene alto nel mondo il nome del nostro paese - dorato. Confesso, con grande vergogna, di non aver mai partecipato a tutta la cerimonia - chiedo venia - fino a questa mattina, quando ad essere premiato è stato il marito di un'amica speciale, dunque non potevo mancare.
 Chiostro del Comune, arietta gelida poco invitante, comunque si respira un'emozione viva, palpitante: alle mie spalle schierati i musici sangiorgesi, tutti con occhiali scuri proteggi-occhi-assonnati eppure lì armati di strumenti. Poi capisco, per il loro rione viene premiato un giovane che si impegna per tutto l'anno sin da ragazzo, festa grande dunque al rullo dei tamburi e corteo d'onore fin nella piazza centrale.
 Anche per i Trinitini occhi arrossati, del premiato Francesco, che mette inoltre a disposizione della biblioteca comunale la sua esperienza e il suo tempo libero. Gente magnifica!
 Oltre al Provveditore della Provincia, si riconosce la bravura e l'impegno di un artista originario del paesello Giovanni Bilo, che nel ringraziare tutti dedica il premio alla donna con cui condivide trent'anni di vita matrimoniale, altro merito!
 Solo un appunto: quando ad essere premiati sono artisti, sarebbe cosa buona e giusta, a mio modestissimo parere, organizzare anche un'esposizione delle loro opere, tanto per non rimanere nel buio dell'ignoranza estetica.

 Se mi impegno tanto, diciamo per i prossimi dieci anni, riceverò anch'io il Premio, magari per meriti letterari? Modestissima la ragazza!




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