Non entro in merito a fatti o schieramenti politici, partecipo ad ogni attività che attiri la mia attenzione e che si sposi perfettamente con le esigenze della mia famiglia e, per questa domenica mattina, ho scelto di partecipare con i piccoli ad una passeggiata strepitosa a pochi chilometri da casa, in una zona per me ignota, ma che i pargoli hanno subito riconosciuto per averla percorsa con gli animatori dei campi estivi.
Mi vergogno anche ad ammetterlo, ma in quarant'anni di vita vissuta al paesello non ero mai andata a scoprire il percorso archeo-naturalistico del Fosso del Mandrione, zona S. Eutizio.
La possibilità ci è stata offerta dal Comitato per l'Ambiente nell'ambito dei festeggiamenti per il Santo Patrono.
Una passeggiata di circa tre ore per niente pesante, all'ombra della macchia fitta e rigogliosa che nasconde tesori che non avrei mai immaginato: siamo in siti che hanno almeno duemilacinquecento anni, epoca etrusco-romana: due dighe, tombe a fossa, nicchie, il tutto perfettamente "nascosto" dalla vegetazione. Sentiero battuto, si sale e si scende tra fango e piccoli guadi, si attraversano ponti di legno traballanti e per questo interessanti dietro ad una guida non solo esperta, ma appassionata e nume tutelare di questi posti, Quinto. Quest'uomo da più di quarant'anni scopre, studia e protegge questi nostri tesori archeologici, conosce alla perfezione i percorsi e ci spiega tutti gli insediamenti, la funzione e le attività della popolazione etrusco-romana, meraviglioso, non si finirebbe mai di ascoltarlo.
A fine percorso le signore del Comitato Ambiente S. Eutizio hanno rifocillato tutti i presenti con una serie di leccornie casarecce da leccarsi i baffi, cibo e natura connubio perfetto.
Grazie al Comitato per questa preziosa opportunità.
Le immagini non rendono la bellezza dei luoghi, colpa del mio cellulare!
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